Due lavoratori chiedono rispetto, il Comune risponde per le rime
Polemica a distanza tra due dipendenti del Comune iscritti al sindacato AlCobas Cub e l’assessore al Personale Luigi Mancini
Due lavoratori che protestano e il Comune che risponde per le rime. Potrebbe essere questo il riassunto della vicenda tra l’amministrazione comunale sommese e due dipendenti, entrambi idraulici, che lamentano dequalificazioni e poco rispetto.
Cominciamo dalla posizione dei due lavoratori, resa nota dal sindacato AlCobas Cub: «Al Comune di Somma Lombardo i diritti e la dignità dei lavoratori sono un optional – si legge in una nota -. Uno degli esempi più eclatanti è quello che coinvolge due operai specializzati con profilo professionale di idraulico. Questi dipendenti, con una lunga e valida esperienza di interventi sulla rete idrica comunale, vengono utilizzati ormai prevalentemente (se non esclusivamente) per lavori di facchinaggio, determinando una chiara dequalificazione professionale. Abbiamo addirittura dovuto rivolgerci all’Autorità di Vigilanza (ASL) per far rispettare la norma che vieta di far sollevare pesi superiori a 20 Kg (nel caso specifico venivano fatte spostare ai due idraulici pedane da 80 Kg per il montaggio dei palchi per le manifestazioni culturali, violazione per la quale l’Asl ha inflitto una penale al Comune). L’amministrazione ha giustificato l’attribuzione di queste mansioni con il fatto che la rete idrica è passata in gestione all’Amsc, che i nuovi lavori e quelli di manutenzione vengono appaltati a ditte specializzate e che, quindi, non “c’è più lavoro” per gli idraulici comunali. Noi riteniamo che questo non sia vero. Infatti il Comune affida all’esterno interventi sulla rete idrica che possono essere realizzati dal personale comunale, in possesso delle necessarie competenze tecniche e di idonei strumenti di lavoro, come sempre avvenuto in passato. Perchè non è più così? Perché spendere soldi dei cittadini per pagare imprese private quando gli stessi lavori potrebbero essere eseguiti dal personale comunale, conseguendo allo stesso tempo un risparmio economico per le casse comunali ed una valorizzazione delle professionalità interne? Prima o poi qualcuno dovrà rispondere a queste domande! Abbiamo portato il problema della dequalificazione degli idraulici davanti all’Ufficio Provinciale del Lavoro. In quella sede sindaco e segretaria comunale non hanno inteso conciliare, dichiarando che i due lavoratori vengono ancora adibiti in gran parte a lavori idraulici (smentendo quanto dichiarato in altre occasioni) e portando come prova un elenco di lavori che, però, non ci hanno voluto consegnare. Citiamo un solo dato: nell’elenco figurava un intervento sulla Piazza Scipione, che i lavoratori negavano di aver effettuato e che per questo sono stati accusati di non dire il vero; invece con una lettera successiva a noi indirizzata (non datata ma protocollata al n. 2664) il Dirigente dell’Area Tecnica, scrive testualmente: “si comunica che non risultano richieste di interventi a personale operaio comunale per lavori sulla Piazza Scipione”. Strane incongruenze. Chiediamo che il Comune di Somma Lombardo la smetta di dare soldi a ditte esterne quando può far realizzare lavori sulla rete idrica internamente, risparmiando risorse e qualificando il proprio personale. Chiediamo rispetto per la professionalità di questi lavoratori».
Pronta la risposta dell’assessore Luigi Mancini: «Questi due lavoratori fino a 5/6 anni fa erano in comando all’Amsc, in sostanza erano dipendenti del Comune ma lavoravano per Amsc – spiega -. Poi abbiamo cambiato, non ricordo se con la giunta Brovelli o già con Colombo, è la rete idrica è passata in gestione ad Amsc, quindi il Comune non ha più avuto bisogno di lavoratori di quel tipo. Ad entrambi era stata prospettata l’ipotesi dello spostamento ad altre mansioni e loro hanno accettato di essere lavoratori polivalenti: li abbiamo ripresi come operai, quali del resto sono. Ora dopo 4 anni se ne escono con queste accuse, dettate forse dalla gelosia verso alcuni altri dipendenti passati all’azienda speciale comunale, cosa che loro hanno rifiutato. Non si devono permettere di criticare le decisioni dell’amministrazione. Dovrebbero pensare alla situazione di crisi e rendersi conto della fortuna che hanno a poter ritirare lo stipendio ogni mese: fossero stati in cassa integrazione non avrebbero fatto questa inutile polemica».
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