Incendio doloso alla media Maino
I ragazzi sono stati fatti uscire, e non ci sono stati problemi particolari grazie al sangue freddo degli insegnanti. Si indaga sulle responsabilità: le fiamme sono partite da due focolai distinti, appiccati nei bagni
Allarme in mattinata presso la scuola media Maino di Gallarate a causa di due incendi consecutivi, senz’altro appiccati dolosamente. Il Commissariato di Polizia indaga sull’accaduto.
Alle 9,45 una fiammata propagatasi in un bagno maschile del secondo piano ha fatto lanciare il primo allarme ai Vigili del Fuoco ed avviare le procedure di evacuazione. Appena un quarto d’ora dopo, quando i ragazzi erano ormai pronti a rientrare in aula e i pompieri, rapidissimi, già sul posto, il secondo allarme, sempre nei bagni, stavolta del primo piano. Il locale era chiuso a chiave e inaccessibile ai ragazzi, ma per appiccare le fiamme era sufficiente lanciarvi qualcosa, visto che il locale non è murato fino al soffitto.
Intervento rapido ed efficace quello dei vigili del fuoco, e prima ancora quello di alcuni insegnanti che hanno utilizzato l’estintore.
Intanto però era scattato nuovamente il piano di evacuazione dell’istituto, che ha funzionato al meglio: i ragazzi si sono radunati all’aperto in cortile in attesa che i controlli confermassero la piena agibilità dei corridoi. Poi hanno potuto fare rientro in classe, ma almeno due ore di lezioni sono andate perse. Uno dei ragazzi si è sentito male nel trambusto, è stato soccorso e poi accompagnato a casa dai genitori.
Molti comunque i genitori presentatisi preoccupati presso l’istituto per portare a casa i figli, alcuni hanno appreso del fatto passando e vedendo sul posto i mezzi di pompieri e forze dell’ordine (polizia e carabinieri).
La responsabile scolastica per la sicurezza è la professoressa Barbara Fogagnolo. «Meno male che
avevamo fatto le prove di evacuazione dello stabile appena una settimana fa, così oggi è andato tutto come doveva» osserva. Adesso bisognera capire chi è stato, e perchè: il sospetto, chiaramente, è che si tratti di uno dei ragazzi. «È la prima volta a memoria d’uomo che succede una cosa del genere in questa scuola, nessuno dei colleghi ricorda episodi simili» riferisce l’insegnante. Di certo avrebbe potuto andare peggio, senza la preventiva organizzazione delle vie di fuga e l’ordinato sgombero delle aule. La responsabile della sicurezza tiene però a lodare con nomi e cognomi l’operato di due colleghi: «I professori Danilo Barban e Enrico Daverio hanno affrontato il primo focolaio con l’estintore, e non era fumo, ma fiamme, e alte. Grazie al loro sangue freddo abbiamo evitato conseguenze peggiori». Alla fine gli unici danni hanno riguardato materiali e attrezzature per le pulizie, e una parte dei bagni dichiarata inagibile dai vigili del fuoco.
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