Infrastrutture e dintorni: Busto “capitale” o Busto che “subisce”?

Una lettera aperta al sindaco pone la questione senza troppi giri di parole: la città si accolla una serie di oneri e fastidi. "Da una parte lo scalo intermodale di Sacconago, dall'altra ti tolgono i Malpensa Express"

Dalle polemiche "ferroviarie" di questi giorni di inaugurazioni più o meno frettolose spunta un tema di una certa rilevanza per la città di Busto Arsizio. A proporlo in una lettera aperta al sindaco Gigi Farioli è Paolo De Bernardi, un lettore e concittadino che già ieri aveva "sparato a zero" sui ritardi del Malpensa Express. Dalla quotidiana "battaglia del ferro" e dalle 18 fermate in città inopinatamente sottratte a Busto per rilanciare il convoglio come treno point-to-point tra Milano e l’aeroporto, sommate alla propoettiva dello scalo intermodale gomma-ferro di Sacconago, spunta una più generale visione di una città che subisce le scelte e finisce per accollarsi una serie di "grane" ed oneri, senza minimamente beneficiarne in onori. Parafrasando un noto slogan leghista, si potrebbe dire "Paga e taci, somaro bustocco". A parlare, pardon a scrivere, non è un esponente politico, ma politica è la questione.

"Mi preme precisare che il Sindaco di una città, dovrebbe avere a cuore l’interesse di tutti i cittadini che rappresenta" scrive nella missiva, "Detto questo Le faccio presente che Busto Arsizio ha all’interno del proprio Comune delle non invidiabili strutture. Primo fra tutti l’inceneritore Accam che certo non giova alla salute dei cittadini ed è la pattumiera dell’intera provincia".
Precisiamo solo che ci finiscono, per il momento, i rifiuti dei 27 Comuni soci; in futuro si vedrà, e resta comunque l’unico impianto del genere in provincia.
"Dopo vi è lo scalo intermodale gomma-treno di Hupac. Infine anche LeNord ha deciso di dotarsi di uno scalo intermodale (a Sacconago ndr). Dove poteva costruire una simile struttura? Ma ovviamente a Busto Arsizio, città sempre pronta a prendersi strutture che altri Comuni gestiti da altri Sindaci non vogliono. Questo scalo intermodale toglierà molti TIR dalle strade si è detto, dalle strade degli altri Comuni ovviamente, non da quelle di Busto Arsizio purtroppo. Se a questo aggiungiamo che la rete stradale per raggiungere lo scalo non c’è e i TIR sono costretti a percorrere le vie cittadine ecco che abbiamo di fronte una situazione tragica. Ma dopo che i cittadini di Busto Arsizio si sono visti appioppare l’ennesima patata bollente, la città ha almeno avuto qualche beneficio nel rapporto con l’azienda LeNord? Assolutamente no!
Difatti, dopo anni di lotta per ottenere la fermata del Malpensa Express, dal 1 Febbraio 2010 la città si è vista togliere in un solo colpo ben 18 (diciotto) corse di questo treno.
È a conoscenza di questa Sindaco?
Credo di sì, visto che abbiamo potuto ammirarla alla presentazione della nuova stazione(?) di Castellanza. Come al solito però, la decisione è stata ben digerita e non vi è stato il minimo tentativo di difendere i cittadini che lei dovrebbe rappresentare.
Grazie Sindaco".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Febbraio 2010
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