Pignataro: “Un teatrino vergognoso”

Il segretario del Pd critica con forza "l'uso pretestuoso delle radici cristiane" e attacca: "È una resa dei conti tra le file del PdL"

«Abbiamo assistito al teatrino della politica: che si usino le radici cristiane è vergognoso». Il segretario del Pd Giovanni Pignataro attacca una parte della maggioranza dopo la seduta di consiglio comunale che ha visto il PdL diviso di fronte all’operazione politica messa in campo per dare un segnale forte di apertura alla Lega Nord. E nel contempo fa appello ai consiglieri del PdL.

Pignataro parte proprio dall’uso “tattico” del tema per ragioni politiche, rivendicato dallo stesso capogruppo azzurro Alessandro Petrone. Prima del segretario, già nel dibattito di lunedì sera i consiglieri democratici avevano sottolineato da un lato la laicità delle istituzioni e la tutela dei diritti individuali, dall’altro aveva respinto l’uso strumentale dell’elemento religioso. «Siamo di fronte ad un momento epocale, per la prima volta appaiono divergenze nelle file del PdL. Non volendo credere ad un clamoroso errore, penso che siamo di fronte ad un avvertimento al sindaco, una resa dei conti dopo le divergenze sulle candidature alle regionali. Ma il momento scelto per la resa dei conti è davvero il peggiore: l’uso pretestuoso delle radici cristiane è vergognoso. E il teatrino ha bloccato il consiglio per un’intera seduta senza ottenere alcun risultato, considerato che la mozione non ha ottenuto la maggioranza qualificata». È iniziato il percorso di riavvicinamento del centrodestra alla Lega? «Penso che lo schiacciamento della Lega non porti bene neanche alla maggioranza, si rischia un lento affondamento che non porterà nulla di positivo?». Però sulla linea di convergenza verso il Carroccio non tutti sono d’accordo, la scelta non è stata condivisa non solo dal sindaco, ma anche da alcuni consiglieri: sulla mozione si sono astenuti Giacomo Peroni, che è anche titolare della presidenza “pesante” della commissione Territorio, Giancarlo Monti e Luigi Causarano. Nelle file della maggioranza anche altri esponenti azzurri non erano pienamente convinti dalla scelta politica di avvicinamento alla Lega e forse ancor più dalla modalità usata. «Ci aspetta un anno di fuochi artificiali. Io faccio appello i consiglieri di maggioranza, scelgano se vogliono stare dietro alle logiche di partito o al bene della città. E faccio appello in particolare a chi ha avuto il coraggio di esprimere una posizione di autonomia»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Febbraio 2010
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