Case Aler alla Madonnina, la Lega dice no
I vertici locali del Carroccio trovano l'appoggio anche di Luciana Ruffinelli sulla possibilità di non costruire i 40 alloggi nell'area verde: «Possibili altre soluzioni». Ma i soldi erano stati erogati per quell'area
Se una settimana fa i vertici locali di Lega e Pdl si erano affrettati a dire che in maggioranza non c’erano divisioni oggi qualche crepa, coperta forse un po’ frettolosamente, si ripresenta dopo le dichiarazioni del vice-sindaco leghista di Castellanza Ferruccio Ferro che chiede di ripensare la decisione di costruire le nuove case Aler nell’area della Madonnina. Dopo un tira e molla durato mesi, infatti, i soldi dal governo centrale per costruire i 40 alloggi della Madonnina erano giunti nelle casse di Aler e tutto sembrava avviato verso la cantierizzazione dell’opera che dovrebbe sostituire gli ormai vetusti palazzoni di San Giulio già in fase di svuotamento. Ieri arriva il nuovo stop da parte della componente leghista della maggioranza che chiede di ripensare le scelte sin qui fatte e pensare ad una ricostruzione nell’area di via San Giulio in seguito alla demolizione dei palazzoni.
A dare manforte ai vertici locali del Carroccio giunge tempestiva la candidata alle regionali Luciana Ruffinelli che sostiene l’ipotesi lanciata da Ferruccio Ferro: «Non posso che condividere le perplessità del Carroccio locale – afferma la Ruffinelli – sulla realizzazione delle case popolari in via Madonnina. Non sempre l’idea che vince è la migliore. E in questo caso vanno considerati molti elementi che possono giocare a favore dell’ipotesi di una riqualificazione o della sostituzione (demolizione e ricostruzione) delle case di via San Giulio. Innanzitutto la necessità di salvaguardare le aree verdi, optando invece per una soluzione di miglior impatto ambientale e di tutela del territorio. Inoltre dobbiamo considerare che nel frattempo è entrata in vigore la nuova legge regionale per il rilancio dell’edilizia, che prevede proprio, tra le tipologie di intervento, la sostituzione di edifici esistenti e la riqualificazione dei quartieri di edilizia residenziale pubblica. Anche alla luce di questi nuovi elementi credo si debba verificare ogni possibilità di ripensare scelte e decisioni già assunte in nome dell’urgenza e che si dovrebbero invece pianificare in maniera più coerente ai desideri e alle aspirazioni dei cittadini di Castellanza».
La questione è molto complessa e il rischio di perdere i finanziamenti che ammontano in tutto a 4,6 milioni di euro. I soldi, infatti, vengono erogati solo nel caso in cui si possa immeditamente partire con la cantierizzazione prevista, infatti, per il 15 aprile. A questo punto, se le richieste della Lega dovessero essere accolte sarà difficile rispettare i tempi prospettati al ministero da parte di Aler e il finanziamento potrebbe essere perso.
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