Laveno Mombello va al voto, giovedì il confronto tra i candidati
Il teatro Franciscum ospita il 25 marzo alle 21 il tradizionale appuntamento voluto da “Mombello Viva”. Inviate le vostre domande a Giacon, Ielmini e Reggiori. Sul Golfo la campagna impazza, tra visite illustri e qualche vandalismo
Si avvicinano le amministrative, e Laveno Mombello si prepara a scegliere tra i tre candidati alla poltrona più importante di Villa Frua. In lizza, con il sindaco uscente Ercole Ielmini appoggiato dal Centrosinistra, ci sono come noto la candidata del Centrodestra (PdL-Lega-Udc) Graziella Giacon e Alvaro Reggiori, espressione di una lista civica che comprende alcuni “dissidenti” proprio del centrodestra.
Ad attenderli, prima delle urne, ci sarà anche quest’anno il tradizionale confronto pubblico voluto e organizzato da “Mombello Viva”, l’associazione presieduta da Carmen Candita e attiva fin dall’89 nella popolosa frazione, che si occupa di promuovere iniziative culturali, ludiche e di intrattenimento. Per l’occasione, proprio VareseNews supporterà Mombello Viva nell’allestimento e nella conduzione dell’attesa serata che naturalmente è aperta a tutti i cittadini. Giovedì 25 marzo, dalle 21, sarà il palco del teatro “Franciscum” ad accogliere i tre candidati sindaci che avranno prima la possibilità di presentare se stessi e le proprie liste, poi saranno coinvolti in una serie di domande che i cittadini possono inviare all’indirizzo email info@mombelloviva.it. Le questioni dovranno interessare tutti i candidati, che così avranno l’occasione di spiegare nel dettaglio diversi punti del programma, compresi quelli di cui si parla in misura minore. Con le stesse modalità, i microfoni saranno aperti anche nel corso dell’appuntamento del “Franciscum”.
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BOSSI E MARONI PER GIACON – Stamattina (martedì 23) intanto, è proseguita la campagna elettorale anche approfittando dell’affollato mercato settimanale. A Laveno sono giunti i ministri Roberto Maroni e Umberto Bossi, a sostenere la candidatura di Graziella Giacon. Tranchant il giudizio dei due leader leghisti sulle liste non sostenute ufficialmente dal Carroccio: «Non ci sono leghisti che si presentano con altri simboli – ha detto Maroni – O sono ex, o non c’entrano proprio nulla». «Se uno vuole suicidarsi politicamente – ha aggiunto Bossi – vada via dalla Lega».
Maroni ha poi aggiunto: «Il nostro è il partito del buongoverno, e lo dimostrano i 300 sindaci e le migliaia di amministratori di enti piccoli o grandi che vantiamo in questo momento. Vincere le elezioni a Laveno è importante, come è importante ottenere il maggior numero di comuni possibile. Qui stiamo lavorando a un progetto già attuato sul Garda per favorire la sicurezza: coinvolgerà comuni, regioni e province oltre al Canton Ticino e sarà il primo di respiro internazionale».
Bossi osserva il lago da un bar nei pressi dell’imbarcadero insieme a Graziella Giacon e dà i suoi consigli: «Là vien fuori un porticciolo – dice – e al posto dei cavalcavia pensiamo a un sottopasso per la ferrovia. Con noi Laveno torna la perla del lago».
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VANDALISMI CONTRO IL PD – Nella notte invece, la sede del Partito Democratico, situata nei pressi del municipio, è stata oggetto di un attacco vandalico: sull’ingresso sono stati infatti affissi manifesti e grossi adesivi della Lega Nord, staccati di buon mattino proprio dal sindaco Ielmini che si recava in ufficio. Nelle stesse ore numerose copie del giornale locale “Cünta Sü”, che nell’occasione ha un inserto che propaganda la lista del Centrosinistra, sono state tolte dalle cassette della posta delle abitazioni e gettate via. Non un buon segnale, a pochi giorni dal voto.
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