Maurizio Codoro: “Con Reggio sarà un vero derby”
Il candidato di Per Golasecca Uniti è milanese, come il sindaco uscente. Leghista della prima ora, cercherà di portare in municipio una lista composita "costruita" da Specchiarelli e "benedetta" dal centrodestra
«Sarà un vero derby». Così Maurizio Codoro, candidato dalla lista Per Golasecca Uniti, parla della rivalità “elettorale” con Madì Reggio. «Tutti e due milanesi di nascita, stessa età…» e stesso paese da governare. Codoro torna alla politica, lasciata anni fa, dopo esser stato con Bruno Specchiarelli consigliere di opposizione, fra i primissimi della Lega a Golasecca. «Un’esperienza bellissima» ricorda, «molto importante, abbiamo appreso molto e anche ora avrò tanto da imparare».
La lista, "benedetta" dal centrodestra provinciale, aggrega al nucleo leghista soggetti diversi, inclusi alcuni “ex” dell’amministrazione Pandin cui l’ex sindaco, tramontata l’ipotesi di una sua ricandidatura, ha dovuto dare il “liberi tutti”. «Alla luce dei risultati delle elezioni del 2009, e scelto me come candidato, si è deciso in questo senso. C’è un’identità di partenza leghista», ed è vero che un piccolo Sole dlele Alpi campeggia nel simbolo. Ci sono state trattative varie, con l’ex vice di Reggio, Manenti (finite però in nulla di concreto, precisa Codoro), e con gli ex pandiniani. «Ho chiesto consiglio ai sindaci che mi hanno preceduto: Pandin per primo. E’ stato, è vero, un avversario politico, ma alla fine ha sempre chiuso i bilanci in attivo, permettendo ai successori di partire serenamente. Ci sono stati contatti, certo: ho sentito tutti, a tutti ho chiesto un impegno assoluto, non tutti se la sono sentita. Da noi ci sono elementi di varia provenienza, anche due giovani bravi e preparati come Fantin e Ruocco. Attraverso il confronto abbiamo riunito un gruppo di candidati consiglieri di diversa provenienza politica, motivati. E devo dire, siamo già una macchina ben oliata».
Di macchine Codoro, imprenditore, ne sa. Lavora nel campo delle macchine utensili e della sicurezza: l’azienda di famiglia che porta avanti compie cent’anni in questo 2010. «Rimasto orfano di padre in giovane età, con l’azienda da condurre, a vent’anni ero già qui per amore, e sono rimasto da allora, con mia moglie e mio figlio» dice attorniato dai familiari.
Il paese è piccolo, le questioni e le responsabilità per chia spira ad essere sindaco sono sempre grandi. «Mi sono chiesto se fossi all’altezza della sfida, prima di accettare, e sono felice di averlo fatto». Golasecca è tranquilla, ma la sicurezza non manca fra i punti del programma: «Un po’ di spaccio, qualche furto in casa c’è, qui non abbiamo presidi di forze dell’ordine. Cercheremo di creare un monitoraggio con telecamere del centro del paese, e se sarà possibile anche degli accessi all’abitato. Abbiamo in lista anche una persona esperta di sicurezza come Piero Ariotto, un manager del settore».
Sul tema immigrazione, Codoro è sereno: «li conosco quasi tutti gli stranieri. Hanno un impiego, c’è buona integrazione, spiace solo una certa separatezza tra gruppi etnici, penso ai nordafricani. Con albanesi o rumeni, lo scambio quotidiano è una realtà. Saremo, questo sì, rigorosi nel far rispettare le norme sulle case in affitto per evitare irregolarità».
Passando all’urbanistica, «Bisogna approvare il PGT, che la Reggio ha “stoppato”. Il fermo e la caduta dell’amministrazione ci hanno fatto perdere le sovvenzioni regionali e hanno bloccato moltissime attività lavorative, c’erano imprese che avevano già fatto i loro conti sulla base di quelle indicazioni».
Fra le opere in programma, che si vorebbe poter intraprendere o continuare, vi è certamente l’intervento su municipio e piazza principale, da rendere “salotto” di Golasecca, «con copertura wi-fi gratuita» e magari punto di passaggio di un itinerario turistico connesso alla navigazione sul Ticino. C’è poi l’oratorio («se il prete mi dà la chiave, ne parliamo»), anche e soprattutto in chiave sociale; e la promessa di manutenere a dovere le quattro cappelle votive che indicano gli accessi al centro del paese. Ma c’è anche l’ipotesi case di riposo: ci sono imprenditori interessati a questa ipotesi, che si potrebbe anche fare, a patto però, dice Codoro, che si riservino camere e posti di lavoro per i residenti in Golasecca, e spazi per un centro diurno anziani. E ancora: le zone di nuova lottizzazione andaranno messe in sicurezza con attraversamenti e illuminazione, così come andrà rivista la zona della Melissa, dove la strada è pericolosa. «Si potrebbe poi pensare anche a un inizo di ristrutturazione della Strava Lunga, che porta al Ticino». Su territorio ed espnasione urbana, «il PGT dà già un’ampia fascia di rispetto del territorio. Abbiamo un patrimonio da difendere strenuamente. Creare un percorso pedonale turistico ad esempio per chi arriva in battello alla Miorina, e così via, per stimolare turismo e commercio». Quanto alla viabilità, resta il nodo della strettoia a doppio senso in mezzo al paese, di difficile soluzione.
Per quanto attiene l’amministrazione quotidiana, poi, «stop alle consulenze, fra i tecnici che abbiamo in lista e quelli del Comune, bastano: geometri e architetti qui non troveranno altri incarichi».
Infine, qualche parola sugli avversari. Con Reggio Codoro ammette che c’è non poco in comune quanto a programma. Gugliotta «è giovane ma davvero bravo, me lo diceva anche il nostro consigliere uscente, Pinetti»; quanto infine a Pontiroli (Pensionati) Codoro non ha molto mandato giù una sua dichiarazione di disponibilità a lavorare solo con Reggio. «A tutti vorrei ricordare che qui si vince anche con 6-700 voti» chiude Codoro, «ma poi si è sindaci anche degli altri mille e passa che non ti hanno votato».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Angelomarchione su Gioia varesina in Olanda: la squadra di "Anima" trionfa alla Color Guard 2025
Fabio Rocchi su "Mio figlio di 7 anni allontanato dall'oratorio di Gorla Maggiore perché musulmano"
fracode su Anche questa domenica si scende in piazza a Varese per la Palestina
Fabio Rocchi su Dal Pentagono a Tianjin: quando la guerra torna a chiamarsi guerra
lenny54 su Il Pd di Gallarate attacca Cassani: "Paladino della macchina propagandistica programmata dal governo Netanyahu"
bianca1977 su Varese si prepara a dire addio alla piscina di via Copelli: al suo posto si valuta un impianto per la pallavolo
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.