Trotta:”Siano i cittadini a decidere per Somma”
Antonino Trotta è condidato con la lista civica “Corri con Noi” per le elezioni amministrative
Antonino Trotta non abita a Somma, vive a Castelnovate. Così dicono gli atti catastali. In verità «ho sempre vissuto Somma, e conosco praticamente tutti», dice dopo aver salutato due persone nel parcheggio di fronte al Castello. Ha conosciuto da vicino l’aeroporto di Malpensa quando è stato dipendente Sea, «quindi so di che cosa si parla» (nel bene o nel male il grande aeroporto è il perno di questa campagna elettorale).
A Somma ha maturato anche la sua esperienza amministrativa, «ho fatto l’assessore per 15 anni, conosco la macchina comunale», quella politica, invece, se l’è lasciata alle spalle. Non a caso oggi si presenta con una lista civica, “Corri con Noi”, «una lista per chi ha voglia di fare e non per chi vuole prendere cadreghini».
Pensi a Somma Lombardo oggi. Cosa le viene in mente?
Mi viene in mente che Somma è una città che ha bisogno di partecipazione. Di tutti i cittadini! Oggi la situazione è stagnante: cala il lavoro, chiudono le aziende, diminuisce il commercio, aumenta la disoccupazione. A questo si può rispondere solo con la partecipazione dei cittadini alle scelte pubbliche: estendendo la democrazia. La nostra lista è formata da persone che rappresentano Somma in tutti i suoi ambiti.
E cosa bisogna cambiare a livello organizzativo per dare risposte attraverso le scelte pubbliche?
Io ritengo opportuno cambiare l’organizzazione degli enti e dell’aziende che controllano l’erogazione di beni e servizi pubblici. La Spes, per esempio, è un problema: è stata pensata come una holding milanese, ma qua non siamo a Milano siamo a Somma Lombardo! Va riorganizzata sul livello locale, così non è sostenibile. Oppure l’acqua: la sua gestione è stata data all’Amsc di Gallarate: con tutti i tecnici che ci sono qui, ma è possibile? E il Parco del Ticino? Vanno rivisti i suoi compiti istituzionali, anzi, va chiuso!
E l’alternativa?
L’alternativa è che la gestione dei beni e dei servizi pubblici deve tornare nella diretta responsabilità degli enti comunali. Questo è il mio territorio? Si! E allora la pianificazione me la faccio io. Le scelte non devono essere prese da enti che operano al di sopra di Somma, a volte addirittura da Roma. Se andiamo avanti così finirà che a gestire i comuni saranno i commissari prefettizi.
In sostanza lei vuole che le scelte vengano prese a livello locale
In sostanza io voglio partecipazione. Oggi si pensa a Somma come qualcosa che non è: si sono spesi tanti soldi per un modello di città che non è quella di Somma Lombardo. Somma ha una sua comunità e solo partendo dalle sue esigenze devono essere prese le decisioni, per esempio integrando sempre di più i comitati di quartiere nelle scelte dell’amministrazione. I comitati sono il vero cuore di Somma.
Lei ha lavorato in Sea, conoscerà quello che si muove attorno all’aeroporto
Lo conosco e dico no all’ampliamento con la terza pista. Le due piste che ci sono sono sottoutilizzate e vogliamo spendere altri soldi per farne una terza? Sea è una società di servizi per i servizi, da tutto in appalto con scarse ricadute in termini occupazionali sul territorio, non vedo perché dobbiamo puntare tutto sull’ampliamento di Malpensa.
Cosa desidera per Somma?
Il mio sogno è vedere i cittadini stare meglio, vivere in una città a loro misura, meno inquinata, con più lavoro, più case per gli anziani e spazi per i giovani
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