Busto invoca le case popolari, consegnata la raccolta firme
L'iniziativa promossa da Acli, Caritas, Sicet, Sunia, Cgil, Cisl, Uil, Auser e Anteas ha raccolto 1800 adesioni di cittadini e le hanno consegnate al sindaco
Sono state consegnate oggi, mercoledì 28 aprile, nelle mani del sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli le 1.800 firme di cittadini che chiedono la destinazione, nel Pgt in fase di realizzazione, di aree per l’edilizia residenziale pubblica. La petizione popolare è stata promossa da Acli, Caritas, Sicet, Sunia, Cgil, Cisl, Uil, Auser e Anteas che chiedono di prevedere nel Piano di Governo del Territorio (legge regionale n. 12 del 2005), il cui iter di approvazione si dovrebbe concludere entro il marzo 2011, aree da destinare all’edilizia residenziale pubblica, affinchè si possa programmare a Busto Arsizio un’adeguata offerta alloggiativa pubblica in locazione a prezzi contenuti con particolare priorità per gli alloggi a canone sociale, al fine di dare risposte efficaci alla domanda più debole della cittadinanza.
Ma l’emergenza casa con gli sfratti in esecuzione (quasi 30 potrebbero essere eseguiti solo a maggio) chiede misure straordinarie immediate già chieste dalle realtà sopra elencate a tutti i tavoli, a cominciare dal tavolo tematico del Piano di Zona al gruppo di lavoro dell’Assessore Crespi per valutare caso per caso le famiglie che rischiano di rimanere senza casa. Alcune delle proposte messe sul tavolo sono state recepite (sono previsti nel 2010 in aggiunta alle risorse in carico ai servizi sociali altri 80.000 euro per contributi straordinari alle famiglie in difficoltà con il pagamento degli affitti e 50.000 euro per i contributi di solidarietà agli inquilini delle case comunali), altre invece non sono state accolte, ma confermano la disponibilità totale a collaborare e confrontarsi con l’Amministrazione Comunale per trovare soluzioni.
«Non ci sottrarremo neppure alla recente proposta del Sindaco Farioli di istituire un nuovo tavolo di lavoro che abbia lo scopo di reperire nuove possibilità di alloggio per le fasce indigenti – fanno sapere i sindacati degli inquilini – Apprezziamo pure la dichiarazione del Vice Sindaco Reguzzoni che afferma : "il Piano di Governo del Territorio è lo strumento su cui lavorare per individuare aree per l’edilizia pubblica". Non possiamo però esentarci dal pensare che evidentemente la nostra raccolta di firme ha già prodotto un’inversione di tendenza positiva, visto che da parecchi anni non vengono assegnate aree per l’edilizia pubblica, nonostante il permanere costante di circa 600 domande di assegnazione di alloggi popolari a canone sociale».
Sempre oggi 28 aprile è stata consegnata una lettera ai capigruppo consiliari di Busto Arsizio, per informarli su quello che è stato fatto finora e su quello che si potrà fare in futuro, a condizione però che si tratti di cose concrete e che siano prese in considerazione anche le proposte dei sindacati più volte presentate ai vari tavoli di lavoro.
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