Torna Mezzo Busto, l’informazione “da dentro”

Pronto il nuovo numero del giornale del carcere di Busto Arsizio. All'interno testimonianze, ricette, libri e altro

E’ di nuovo "in edicola" Mezzo Busto, il giornale del carcere di Busto Arsizio. Il nuovo numero si apre all’insegna delle testimonianze, quelle “dall’ interno” e quelle “dall’esterno”. Le prime due sono quelle di Mino e Youssef due persone detenute nell’istituto bustocco che scrivono delle “loro prigioni”. Dai loro contributi emerge chiaramente l’importanza delle attività scolastiche, lavorative e ricreative all’interno di un carcere sia come percorso rieducativo che, in maniera sono apparentemente banale, come “riempitivo” per giornate altrimenti vuote. Le altre due testimonianze sono quelle degli studenti di due classi dell’Itc Tosi di Busto che nel mese di febbraio hanno partecipato ad un incontro con alcuni operatori e un detenuto.

Come già successo in passato, Mezzo Busto pubblica anche in questo numero articoli di “giornalisti” che non fanno più parte della redazione. Si tratta questa volta del racconto di Chaka Zulu sulla sua esperienza di allenatore a Varese con un gruppo di ragazzi e della riflessione di Daniel in merito all’importanza che il francobollo e la posta cartacea hanno ancora per le persone detenute. Entrambi gli articoli sono completati dalle vignette di Gaspare Morgione che, dopo il corso di giornalismo a cui aveva partecipato in giugno, ha iniziato una collaborazione con Mezzo Busto.
Non manca un articolo dedicato alla Giornata della Memoria, celebrata per il secondo anno anche in carcere. Gertian ha deciso di presentare la loro iniziativa prendendo in prestito due lettere contenute nel libro epistolare “Destinatario sconosciuto”.
Non poteva poi mancare la tradizionale rubrica di Luis “Da dove vieni?” che stavolta ci porta alla scoperta delle Germania. In questo numero inizia anche un nuovo “appuntamento fisso” con la cucina e le ricette di Massimo che, con qualche semplice consiglio, cerca di svelare qualche segreto per cucinare in cella con i pochi strumenti a disposizione. Altre due novità sono la pagina di intrattenimento, con una vignetta realizzata da Ionel, e quella dedicata alla lettura realizzata da Mariangela.
Chiude il numero la riflessione di Gino sul laboratorio di pittura allestito all’interno della Casa Circondariale e sul ruolo che questa attività può avere in un periodo delicato come quello della detenzione.
Completano gli articoli i disegni di Gino e David, che è anche l’impaginatore del giornale, e le traduzione in arabo, inglese e spagnolo.
È possibile acquistare Mezzo Busto al costo di un euro (nei prossimi giorni sarà disponibile presso la Bottega Migrando in Via Pozzi, 3). È possibile scrivere alla redazione all’indirizzo: mezzo_busto@libero.it o via per Cassano 102, 21052, Busto Arsizio (Va).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Aprile 2010
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