Anche la dogana di Porto Ceresio resterà sempre aperta

Si completa il programma di apertura dei valichi in provincia di Varese con l'ultimo valico che manteneva il presidio fisso della Guardia di Finanza. Ora si potrà andare oltreconfine e tornare a qualsiasi ora del giorno e della notte

Anche la dogana di Porto Ceresio, a partire dal 1° giugno, sarà aperta 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno. L’ottavo valico della provincia di Varese (dopo quelli di Clivio, Bellavista e San Pietro e a quelli di Saltrio, di Luino Fornasette, di Cremenaga, di Biegno e di Palone) alza le sue barriere al traffico passeggeri. L’annuncio, dopo i primi sei mesi di test con gli altri valichi, è stato dato questa mattina dal comandante della Guardia di Finanza della provincia di Varese Antonino Maggiore e dal direttore dell’Agenzia delle Dogane di Varese Bruno Basile alla presenza dei rappresentanti dei comuni della Valceresio interessati a partire da Porto Ceresio fino ad Arcisate, Cuasso Al Monte e Saltrio.

Anche a Porto Ceresio, dunque, entrano in vigore gli accordi di Shengen che permettono la libera circolazione delle persone tra i paesi aderenti. Al valico di Porto Ceresio, in particolare, ci sarà la presenza della Dogana e della Guardia di Finanza tra le 8 e le 18 dal lunedì al venerdì, per tutte quelle operazioni inerenti il transito dei viaggiatori. Al di fuori di questi orari il valico rimarrà comunque aperto, con la sbarra alzata, mentre la vigilanza non scomparirà ma sarà di tipo mobile. Un presidio fisso della dogana potrà anche essere presente per qualche ora, negli orari al di fuori di quelli convenzionali.

Il direttore Bruno Basile: «I controlli veranno comunque fatti ma in modo diverso – spiega –  Nei sei mesi di test sugli altri valichi non si sono verificati problemi importanti. La cartellonistica verrà armonizzata a quella delle altre dogane. Porto Ceresio è un  valico particolare per il tipo di flusso che contraddistingue questa frontiera fatto in buona parte da frontalieri ma anche da moltissimi turisti attirati dal lago di Lugano. Varese, grazie anche alla collaborazione delle amministrazioni coinvolte, è la prima provincia lombarda di confine che completa il programma per le dogane aperte».

Il comandante Maggiore traccia un bilancio lusinghiero di questi sei mesi: «Temevamo che la possibilità di passare senza controllo potesse far credere a qualcuno di farla franca e mettere in piedi qualche azione illegale – ha detto il comandante – ma i controlli semestrali ci hanno rassicurato e le violazioni sono rimaste in un numero fisiologico. Credo che sia un passo importante per la modernizzazione del sistema e per il recupero di risorse per reimpiegarle sul territorio. Grazie alla piena intesa con l’Agenzia delle Dogane possiamo dire di essere i primi ada aver completato il programma mentre in Piemonte e Valle d’Aosta sono ancora un po’ indietro. Garantiamo che nell’ arco delle 12 ore nei vari valichi possa essere presente almeno una pattuglia nei pressi della dogana. Cercheremo di coordinarci con gli svizzeri per evitare doppi controlli».

Riguardo alla videosorveglianza anche Porto Ceresio verrà dotata di telecamera per controllare le auto in passaggio. L’Agenzia delle Dogane ricorda, inoltre, che le dogane abilitate allo sdoganamento delle merci sono solo quelle di Gaggiolo, Zenna e Ponte Tresa, che restano presidiate, mentre per le altre si potrà far passare merce acquistata entro le franchigie esistenti che per i maggiori di 17 anni non può superare i 300 euro di controvalore, per i minori di 17 il tetto è di 150 euro mentre per i residenti entro 10 km dal confine è di 50 euro. Il tetto massimo di valuta trasportabile è fissato a 10 mila euro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Maggio 2010
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