Duecentomila abitanti e una linea di autobus
Secondo il direttore generale della Liuc Pierluigi Riva la realtà del trasporto pubblico tra Busto, Gallarate, Legnano e Castellanza è del tutto insufficiente per un territorio così popolato
Busto Arsizio, Gallarate, Legnano e Castellanza. Quattro amministrazioni e una città sola da 200 mila abitanti che si espande senza soluzione di continuità tra Varese e Milano, ma il trasporto pubblico resta al palo e l’inquinamento da traffico veicolare è sempre alle stelle. L’analisi che il direttore generale della Liuc Pierluigi Riva fa della situazione trasporto pubblico è impietosa: «E’ assurdo che esista solo una linea della Stie, la 110, che collega questi 4 centri e con quali tariffe visto che per fare il tratto Busto-Castellanza si spende 1,60 euro – ha detto Riva in occasione della presentazione della navetta Liuc che ha preso servizio ieri – la mancanza di un trasporto pubblico integrato è uno dei più grossi limiti che ha il territorio».
La colpa sarebbe di una linea tanto labile quanto pesante, quella che divide la provincia di Varese da quella di Milano: «Lungi da me sindacare sulle competenze provinciali -dice il direttore generale della Liuc – ma qualcosa va fatto perchè il trasporto pubblico su gomma e rotaia venga ritarato sulle esigenze dell’utenza». Già perchè sembra che di tutto ci si preoccupi tranne che dell’esigenza dei cittadini: «Mettiamo a disposizione lo studio che abbiamo fatto sui nostri studenti per chi si occupa della gestione del trasporto pubblico – propone Riva – il sistema di navetta tra la Liuc e le stazioni di Legnano e Castellanza permette a tutti di risparmiare tempo rispetto all’auto e rispetto a tutte le offerte di trasporto pubblico presenti sul territorio». Prima dell’istituzione della navetta chi veniva da Varese in treno doveva prendere le Ferrovienord, cambiare a Saronno e prendere la navetta a Castellanza per arrivare in università: tempo totale 80 minuti. Grazie alla navetta Liuc che collega anche la stazione Fs di Legnano ora da Varese, con la linea Fs, ci vogliono 35 minuti. In macchina ci si impiega in media 45 minuti, se non ci sono incidenti o cantieri.
La ricerca, effettuata dal Centro di ricerca Logistica della facoltà di Ingegneria gestionale, ha permesso di trovare la quadratura del cerchio grazie, semplicemente, alla messa in opera delle richieste degli studenti: «Questo studio ci ha permesso di creare un servizio davvero funzionale che gli studenti apprezzano, tarato sulle loro esigenze – conclude Riva – se non avessimo tenuto conto di questi fattori ci saremmo ritrovati una navetta inutile e costosa». La domanda è semplice: perchè le amministrazioni dei 4 centri che compongono l’area vasta non riescono ad integrare i loro sistemi di trasporto pubblico, tanto più che se ne parlava seriamente già anni fa?
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