“Ma quante ne dobbiamo ancora vedere?”
Un intervento targato UDC sui (mancati) sviluppi della politica cittadina: ce n'è per maggioranza e minoranza
Publichiamo un comunicato a firma del coordinatore UDC di Busto Arsizio, Francesco Iadonisi.
E’ arrivato il momento di rompere il silenzio.
Tutti i giorni vediamo riempire le pagine dei giornali locali, con uscite di vari esponenti che riguardano sia la maggioranza, sia la minoranza e alcuni movimenti locali che stanno già facendo i primi passi per la prossima campagna elettorale.
Noi invece abbiamo preferito continuare a prepararci gestendo il percorso in modo diverso, ma a questo punto dopo aver letto e sentito di tutto è ora di fare alcune piccole e doverose precisazioni.
In Città abbiamo un primo cittadino che continua a lodare il suo operato e quello della sua giunta, meno male che almeno lui ci crede, senza parlare dei mal di pancia del primo partito di maggioranza che oltre ai problemi interni alla faccia delle “correnti sono metastasi”, non riesce a vedere e ancor peggio gestire le problematiche del territorio.
Un esempio che risulta essere un reale contrasto con la realtà è quanto emerso dall’ultimo consiglio comunale dello scorso 12 maggio, non è possibile che una maggioranza sollevi perplessità su una scelta che la stessa aveva votato precedentemente, di spostare il monumento dei caduti e di dare il consenso alla realizzazione di un parcheggio sotterraneo, dimenticando quella che sarà la ricaduta sulla viabilità e i problemi ai commercianti della zona che dovranno subire, ma giustamente il Vice Sindaco ha dovuto ricordare che gli impegni presi vanno mantenuti.
Che dire della Lega che grida allo scandalo su alcuni problemi, dimenticandosi che è da 15 anni che ha governato da sola o come parte della maggioranza, per fare un esempio prendiamo la TARSU e gli attuali controlli.
Non è che abbiamo dato noi il mandato alle società che stanno facendo le verifiche, prima di analizzare i contenuti e valutare ciò che sarebbe potuto succedere.
Non parliamo della minoranza che con dispiacere dobbiamo constatare quasi inesistente, senza una politica condivisa.
Potremmo andare avanti ancora, parlando della soluzione adottata per ACCAM e dei tanti soldi che dovranno arrivare, che qualcuno dimentica erano già stati promessi anni addietro per la riqualificazione dell’area e, se non è stato tolto, a ricordo vi è un cartello dell’inizio lavori; ma quello a cui teniamo moltissimo e ancor di più dovrebbe importare a chi vi ha basato la propria campagna elettorale è la SICUREZZA, qualcuno ci potrebbe dare una spiegazione del Commissariato e dell’attuale Caserma dei Carabinieri, che sono carenti di spazi e con strutture quasi al limite della decenza?
Tutto questo anche se in città è presente una struttura finita da anni e dimenticata, che potrebbe essere la soluzione di molti problemi accogliendo entrambe le forze di pubblica sicurezza.
Questa non vuole essere una polemica anche se potrebbe tranquillamente passare per tale, ma sostanzialmente è una fotografia dell’attuale situazione, pensiamo anche che le persone abbiamo il diritto di avere delle risposte non in stile politichese, ma con i fatti: quelli che purtroppo ad oggi mancano.
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