“Scioperiamo per migliorare il nostro lavoro”
I sindacalisti di Fiom, Fim e Uilm hanno proclamato uno sciopero all'Agusta-Westland di Vergiate, azienda partecipata da Finmeccanica che produce elicotteri
 «Il nostro non è uno sciopero contro l’azienda, ma per migliorare il lavoro in azienda. Ci si trova molto spesso a fare accordi con l’ufficio funzioni del personale che poi puntualmente la produzione smentisce. Cercano una pax intorno al tavolo che poi non applicano. Non si tratta di una dimostrazione contro la crisi, bensì in favore di una migliore organizzazione del lavoro».
«Il nostro non è uno sciopero contro l’azienda, ma per migliorare il lavoro in azienda. Ci si trova molto spesso a fare accordi con l’ufficio funzioni del personale che poi puntualmente la produzione smentisce. Cercano una pax intorno al tavolo che poi non applicano. Non si tratta di una dimostrazione contro la crisi, bensì in favore di una migliore organizzazione del lavoro». 
I sindacalisti di Fiom, Fim e Uilm  hanno proclamato lunedì 31 maggio uno sciopero all’Agusta-Westland di Vergiate, azienda partecipata da Finmeccanica che produce elicotteri, perché vorrebbero migliorare il lavoro. In pratica alcune richieste concordate dalle rsu con l’ufficio funzioni del personale non vengono messe in pratica. «L’azienda – spiegano i sindacalisti – sta portando avanti una ristrutturazione del lavoro che secondo noi non dà risposte utili ai lavoratori. Ad esempio, c’era un’applicazione che verificava i tempi assegnati di lavorazione e che permetteva di avere delle risposte se i tempi non venivano rispettati. Un monitoraggio utile perché in questo modo si definiscono meglio i costi. Ora che la produzione è leggermente calata, i responsabili fanno pressioni psicologiche perché i lavoratori stiano in quei tempi anche se non ci sono più le stesse opportunità di produzione.  Che senso ha?».
I rappresentanti dei lavoratori chiedono in questa fase particolare di fare maggiore formazione, di valorizzare meglio le professionalità. «Ci sembra di aver fatto un passo indietro – concludono i sidnacalisti – perché non si mette a centro l’uomo nella strategia aziendale. Noi lavoriamo ancora su tre turni e continuiamo quando il terzo turno non è utile, ma è un costo aggiuntivo per l’azienda. Forse i manager non si preoccupano perché essendo una partecipata pubblica i soldi sono del contribuente». 
L’Agusta-Westland ha circa 1200 addetti tra operai e impiegati. Lo sciopero ha avuto una grossa partecipazione, quasi del 99%.
 
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