Tessile-moda, accordo sul contratto collettivo nazionale
Si tratta di un aumento lordo di 102 euro per 36 mesi. Il presidente di SMI: «Abbiamo accettato la sfida della normalità»
È stata raggiunta nella notte l’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore tessile moda. Per quanto riguarda la parte economica, l’aumento convenuto è di 102 Euro lordi per 36 mesi (parametrato al 3° livello super) con una somma a titolo di una tantum di 40 Euro lordi da erogarsi con la retribuzione del mese di giugno 2010. Per l’anno in corso è prevista una sola tranche di aumento pari a Euro 20 con decorrenza dall’1.6.2010, mentre le successive saranno di 40 Euro dall’1.4.2011 e di 42 Euro dall’1.4.2012.
Per la parte normativa, su richiesta della delegazione imprenditoriale, si è intervenuti su alcuni istituti contrattuali al fine di migliorare la competitività delle imprese, in modo da permettere loro di rispondere più facilmente alle esigenze dettate dal mercato. In particolare, è stata istituita una nuova procedura per affrontare, in sede aziendale, il tema delle flessibilità attraverso l’individuazione -in via preventiva- degli strumenti contrattuali opportuni (flessibilità ordinaria e tempestiva, lavoro straordinario, modifica temporanea dei regimi di orario di lavoro, ferie e permessi) per poter gestire in tempo reale le emergenze produttive o di servizio al mercato che si dovessero verificare.
Inoltre, con l’applicazione di tale procedura, è concessa alle aziende la possibilità di utilizzare collettivamente e monetizzare i permessi per riduzione di orario e di recuperare la flessibilità a livello individuale.
Rimane confermato l’attuale sistema di inquadramento che, nell’ambito di una commissione paritetica, sarà oggetto di sperimentazione limitatamente all’individuazione degli elementi di arricchimento della professionalità, oggettivamente determinati, di alcune specifiche mansioni alle quali potrà essere riconosciuta una indennità di posizione organizzativa assorbibile.
Per il miglioramento della produttività, competitività ed efficienza, è stata confermata l’azienda quale sede naturale per la contrattazione di secondo livello, prevedendo un elemento di garanzia retributiva di 200 Euro omnicomprensivo, da erogare a gennaio 2013, a favore dei dipendenti delle aziende prive della contrattazione aziendale e che non percepiscono altri trattamenti economici individuali o collettivi oltre a quanto spettante in base al presente contratto nazionale.
Con riferimento all’opportunità di prevedere all’interno del CCNL norme contrattuali specifiche applicabili ai lavoratori occupati nei negozi e negli spacci aziendali che costituiscono la filiera distributiva delle aziende del tessile moda, le parti, dopo aver esperito la fase istruttoria, hanno convenuto di incontrarsi entro il 15 giugno 2010 per definirne i contenuti.
E’ stato inserito e armonizzato all’interno del CCNL tessile moda il contratto collettivo per i dipendenti delle aziende esercenti la fotoincisione di quadri e cilindri per la stampa tessile.
Il Presidente di SMI, Michele Tronconi, nel commentare positivamente l’accordo e ringraziare tutti coloro che l’hanno reso possibile, ha ricordato che: «Con uno scenario costituito da molti rinnovi contrattuali già conclusi, abbiamo accettato, a nostra volta, la sfida della normalità. Lo abbiamo fatto con senso di responsabilità, condiviso col sindacato, ricercando gli strumenti per migliorare la competitività delle imprese, senza dimenticare la gravità del momento. Da ambo le parti siamo consapevoli che, sull’immediato, le imprese dovranno affrontare un periodo in cui i costi riprenderanno a crescere, come già sta avvenendo per le materie prime importate, mentre i ricavi resteranno frenati. Nessuno si illude, perciò, che il rinnovo contrattuale comporti un ritorno alla normalità pre-crisi. Il futuro del made in Italy è possibile solo se costruito con scelte coraggiose e coerenti, che sappiano far leva sulla collaborazione strategica delle parti coinvolte. Ciò vale, sia per i rapporti lungo la filiera produttiva, tra clienti e fornitori, che tra le parti sociali. L’accordo appena raggiunto col sindacato, sul rinnovo del contratto di lavoro, ne è una dimostrazione esemplare».
Soddisfazione è stata espressa dal Direttore Generale di Sistema Moda Italia, Gianfranco Di Natale: «Il confronto con il sindacato è stato intenso e costruttivo, nell’ambito dell’aperto dialogo e delle buone relazioni industriali che da sempre caratterizzano il nostro settore. Abbiamo registrato una disponibilità del sindacato ad affrontare le tematiche della competitività delle aziende, ragionando su soluzioni organizzative di immediata applicazione al verificarsi in azienda di emergenze o situazioni imprevedibili».
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