“Alla Saronno Servizi un cda di tre membri”
Il circolo cittadino del nuovo movimento Alleanza per l’Italia chiede all’amministrazione cittadina di rispettare la decisione presa nel 2009
Uno dei primi atti cui sarà chiamata la nuova amministrazione comunale saronnese sarà la nomina dei rappresentanti del comune di Saronno all’interno di enti e società partecipate, quali ad esempio Saronno Servizi e Focris.
E proprio la nomina del nuovo CdA di Saronno Servizi costituisce un importante banco di prova per la nuova amministrazione e per la sua reale volontà di innovare il modo di fare politica, nei metodi e nei contenuti.
Lo Statuto di Saronno Servizi, modificato nel dicembre 2009, prevede infatti che la società sia amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un minimo di 3 fino ad un massimo di 5 componenti, dei quali uno designato dai soci di minoranza.
Logica vorrebbe che la nuova giunta cogliesse l’opportunità, offerta dallo Statuto, di nominare 3 membri, al posto degli attuali 5.
Non vi è infatti alcuna ragione né gestionale né politica che possa giustificare il mantenimento degli attuali 5 consiglieri: in un consiglio di 3 membri Saronno espimerebbe la maggioranza dei consiglieri, 2 su 3, nonchè il presidente. Perché allora mantenere i 5 consiglieri?
Il circolo saronnese di Alleanza per l’Italia chiede alla nuova amministrazione di dare ai saronnesi un segnale di serietà e sobrietà: il “nuovo modo di fare politica”, annunciato in campagna elettorale, si misura da queste scelte concrete.
Pubblicato il
16 Giugno 2010
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