Enel propone il “Mondiale in centrale” al Porto della Torre
Domenica 20 giugno un'insolita giornata fra arte, sport ed energia presso l'impianto di Somma Lombardo, dove si potrà anche assistere alla partita dell'Italia contro la Nuova Zelanda
Un insolito appuntamento per conoscere da vicino la "fabbrica dell’energia" e assistere alla partita degli azzurri nell’inedito scenario di una centrale elettrica: domenica 20 giugno Enel aprirà al pubblico le porte dell’impianto idroelettrico Porto Della Torre, nel comune di Somma Lombardo (Va), per una giornata… "ad alta tensione" tra natura, sport, musica e divertimento.
A partire dalle 9:30, guidati dal personale tecnico di Enel, i visitatori verranno accompagnati nell’impianto, in funzione dal 1955, per vedere con i propri occhi il percorso dell’energia elettrica. L’iniziativa rientra nel programma "Centrali Aperte", nato con l’obiettivo di aprire al pubblico il grande patrimonio tecnologico di Enel, mostrando il funzionamento degli impianti e l’impegno per la tutela dell’ambiente che il Gruppo impiega attraverso lo studio e la ricerca.
Il calendario prevede anche ampio spazio per il divertimento: colonna sonora della giornata sarà la musica dei Pink Floyd, eseguita dalla band IF.
Spazio per l’arte, con i madonnari che spiegheranno i segreti del loro lavoro eseguendo opere dal vivo, e per gli appassionati di motociclette, con una esposizione di moto d’epoca; sarà inoltre possibile divertirsi con il badminton, mentre per i più piccoli è in programma uno spettacolo di mimo e magia.
A partire dalle 16, appuntamento con il "Mondiale in Centrale": verrà infatti proiettata la partita di calcio della Nazionale Italiana, che scenderà in campo per confrontarsi con la Nuova Zelanda. Un match sicuramente elettrizzante.
L’impianto
La centrale idroelettrica di Porto Della Torre è ubicata nel comune di Somma Lombardo, in provincia di Varese, costruita tra il 1952 ed il 1955.
L’impianto è costituito da una traversa in cemento armato che sbarra il fiume Ticino alcuni chilometri a valle del lago Maggiore. E’ una centrale ad acqua fluente, influenzata in gran parte dalle precipitazioni delle Alpi occidentali, nonché da quelle svizzere che immettono acqua attraverso il fiume Ticino nel tratto superiore svizzero, nel lago Verbano. Utilizza le acque del fiume per produrre energia idroelettrica, in grado di fornire una potenza efficiente complessiva di 10650 kW e una producibilità media annua di 64,1 GWh, pari ai consumi di circa 24.000 famiglie.
Sala macchine
La decorazione dell’arredo interno fu affidata all’architetto Gio Ponti che effettuò un sopralluogo presso la Centrale, insieme al suo collaboratore, l‘architetto Giancarlo Pozzi, il 24 dicembre 1954, per definire il piano di lavori di decorazione della Sala macchine.
La proposta consisteva nella verniciatura, trasparente ed opaca e senza lisciatura, delle pareti e delle travi del soffitto, nella coloritura dei solai dei soffitti, nella coloritura della gru, nella scelta del pavimento, in relazione all’effetto generale prodotto dalle varie tinte e nell’ideazione di un fondale efficace ed intenso nella parete di fondo.
Il Disegno della parete venne affidato allo scultore Romano Rui, che ottenne eccellenti risultati. I lavori della sala vennero ultimati alla fine del 1955, con particolare apprezzamento della Società di Vizzola proprietaria all’epoca dell’impianto.
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