“Internet veloce ma solo grazie alla Svizzera”
Per superare il "digital divide" i cittadini si appoggiano ancora alle reti e agli operatori del Ticino. Le alternative sono le connessioni wireless con Eolo o, di rimbalzo, con Mcm
La connessione a internet veloce in alcuni comuni della nostra provincia resta ancora un miraggio. Ma dove non arriva l’Adsl, arriva l’ingegno. Così come è accaduto a Cremenaga dove molti abitanti e perfino il sindaco, Mario Della Peruta, per poter navigare senza perdere la pazienza utilizzano le chiavette wi-fi dei gestori telefonici svizzeri come Orange e Swisscom. Il problema non riguarda solo questo comune ma anche alcuni paesi vicini lungo la sponda italiana del fiume Tresa. Sono numerosi infatti i cittadini italiani che si appoggiano alle infrastrutture del vicino Cantone per poter connettersi alla rete. La linea telefonica italiana qui infatti non arriva rendendo il "digital divide" ancora un problema concreto. Altrettanto probabile può essere che i costi della connessione con le reti svizzere siano più bassi e di conseguenza più interessanti. «In questo momento – spiega Della Peruta – nel nostro comune abbiamo a disposizione tre alternative: l’appoggio alle reti svizzere attraverso le chiavette, il gestore italiano Mcm che invia il segnale wi-fi dal Monte Marzio (che utilizza per far rimbalzare il segnale un’antenna posizionata sull’ospedale ticinese di Castelrotto, ndr) e da un po’ di tempo anche Eolo che copre gran parte del Nord Italia». È proprio Eolo, ad esempio, a permettere alle telecamere per la videosorveglianza della dogana di Cremenaga di trasmettere le immagini del valico agli appositi computer, garantendo così il controllo 24 ore su 24 e di conseguenza l’apertura "non stop". L’origine del disservizio è la mancata presenza di un operatore italiano come Tim o Vodafone in quella zona. Una carenza che è giustificata verosimilmente dai costi troppo elevati per portare fino a lì la linea ad alta velocità a fronte dei bassi ricavi che si potrebbero ottenere. Ma il sindaco è fiducioso sul futuro: «Siamo stati inseriti nell’elenco delle comunità che verranno servite dall’Adsl grazie a un finanziamento della Comunità europea. Grazie a quei fondi ai quali la Regione si è interessata potremo avere anche noi l’infrastruttura fisica di banda larga».
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