Mazzeo: “Nel personale c’è malessere”
Il presidente del tribunale accoglie la protesta degli avvocati riconoscendo i problemi organizzativi, a partire dalla scarsità di personale. "Fondamentale avere la collaborazione degli avvocati"
Nel suo ufficio all’ultimo piano del nuovo edificio di via Volturno, il presidente del Tribunale di Busto Arsizio Antonino Mazzeo riceve stampa e televisioni dando la sensazione di trovarsi tra l’incudine e il martello. Il secondo è quello dei tagli, il primo è l’incomprimibile elemento delle necessità obiettive di giustizia da parte di un territorio fittamente popolato e sul quale per giunta grava l’aeroporto di Malpensa, che da solo vale almeno quanto una città di centomila abitanti. «Per me è fondamentale avere la collaborazione degli avvocati» ribadisce, ricambiando la personale cortesia dei legali, attenti, nella loro formale protesta per i disservizi, a non rivolgersi a lui in modo rivendicativo o di confronto, bensì collaborativo. I problemi denunciati esistono, ammette, per alcuni vi sono possibili soluzioni, altri la attendono. «In archivio effettivamente abbiamo quattro commessi con vari livelli di invalidità. Recuperano i documenti se possono, date le patologie, poi sono spesso in malattia». E questo non semplifica le cose agli avvocati che abbisognano di questa o quella "pezza" documentale indispensabile per portare avanti un procedimento.
«C’è malessere nel personale» ammette Mazzeo, «a volte fin dell’ostruzionismo, il problema generalizzato è che non si assume più nelle pubbliche amministrazioni, e in particolare nel settore della giustizia. Così siamo costretti ad attivarci per ricevere del personale "in prestito", ma in condizioni tali che ad esempio, ai Comuni non conviene». Si è provato persino a coinvolgere i cassintegrati attraverso la Provincia, iniziativa lodevole il cui risultato finora è stato zero. Così, si sono sono dovute abbassare le "pretese" sul titolo di studio. Può non sembrare granchè, ma non è il titolo di studio a distinguere buoni e cattivi lavoratori, Mazzeo ne è persuaso. E se arriverà qualche elemento dall’"operazione cassintegrati" (i posti disponibili sono cinque, per un anno), la cancelleria civile sarebbe a suo parere uno dei primi posti bisognosi di rinforzi, avebndo al momento tre dipendenti di cui due a part-time, e un unico sportello le cui code fin dal primo mattino mandano in bestia i legali. Per evitarle, riflette Mazzeo, servirebbe anche più personale il pomeriggio. Quanto alla questione lamentata dagli avvocati, ormai da anni, della mancanza di cancellieri per far dare esecuzione alle sentenze dei giudici di pace, Mazzeo riferisce che dal ministero, dietro richiesta, si è precisato che anche il personale inquadrato al livello B3 può apporre tali firme, ma «questioni sindacali» ostacolano una pronta soluzione al problema. «Si parla molto di riforme, è vero» ricorda infine Mazzeo quando si va a toccare l’argomento, «ma quelle sono riforme di sistema, mentre si dovrebbe andare a cambiare l’organizzazione degli uffici».
Se il tribunale non ride, e chi se ne ritrova la responsabilità sulle spalle deve ormai andare in cerca di personale col lanternino, in Procura c’è di che piangere. L’organico sarà infatti ridotto ai minimi termini con la prevista partenza entro fine anno per Varese e Milano di gran parte dei sostituti procuratori in servizio. Resteranno le sole Silvia Isidori e Roberta Colangelo, a fronte di una mole di lavoro impossibile per due soli pm, e per ora i concorsi non danno ancora la minima indicazione su possibili nuovi arrivi. Il Procuratore Dettori ha lanciato per tempo l’allarme, solo il futuro potrà dire se e come si risolverà la situazione: in passato, quando malpensa non era ancora Malpensa, si era giunti al punto di avere a Busto un solo magistrato inquirente. Da un lato la città ha fama di destinazione dove il lavoro è tanto e difficile, ma questo potrebbe al limite motivare un giovane ambizioso; dall’altro la prospettiva di una separazione delle carriere, e più in generale il clima negativo intorno al settore giustizia, comincia a ridurre l’attrattiva stessa del mestiere di pm.
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