Settanta studenti del Liceo Tosi a Lourdes con Oftal
È ormai una "tradizione", da quindici anni, quella della partecipazione di un gruppo di ragazzi ai pellegrinaggi degli ammalati. Quest'anno parteciperanno ache studenti di altre scuole superiori
Ben settanta studenti del liceo scientifico Tosi andranno a Lourdes dal 20 al 26 giugno. È una tradizione che ormai al liceo Tosi si perpetua da 15 anni, da quando ha preso il via quasi in sordina con pochi ragazzi. Nel corso degli anni l’esperienza, assolutamente positiva e gratificante, degli studenti ha spinto tanti altri liceali a provare l’attività di volontariato. Che si è diffusa a livello cittadino tanto che quest’anno insieme al Tosi ci saranno studenti anche di altre scuole, il collegio Rotondi, l’Itc Tosi e il liceo scientifico Pascal. L’iniziativa è in collaborazione con Oftal – Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes.
Tutti domenica saranno puntuali sul treno che li accompagnerà nella nota cittadina francese. Le ragazze saranno impegnate prevalentemente in attività di refettorio e faranno da dame, i ragazzi si occuperanno dei trasferimenti dei bisognosi, spingeranno le carrozzine, intratterranno gli ammalati in momenti liberi e faranno da barellieri. Insomma tutti saranno impegnati in attività pratiche, gratificanti e che consentono un immediato risultato. L’esperienza di Lourdes, oltre a stringere amicizie speciali tra i giovani, rappresenta un campo fertile per esprimere al meglio la volontà di aiutare gli altri. Eloquente il tema dell’attività: il sorriso e il rapporto sereno che s’intende instaurare con le persone.
L’iniziativa è coordinata dai professori Maurizio Moscheni e Marco Dania. Nobili gli insegnamenti che gli studenti traggono da quest’esperienza: «Ridimensionano le pretese del quotidiano e si accorgono che l’altro è importante per la propria felicità – spiega Moscheni – Ricordo l’affermazione di un ragazzo che al termine dell’attività mi ha detto in lacrime: ‘Grazie, prof: questa esperienza mi ha spezzato il cuore’. Ci sarebbero tanti altri episodi toccanti da raccontare. Ma credo che siano momenti personali che ognuno riserva in sé. Sicuramente sono esperienze emozionanti che aprono la visuale a una nuova realtà. A Lourdes non va solo chi è religioso, ma chi è mosso dall’esigenza di riflettere, di dare più senso alla propria vita, di prodigarsi per gli altri. I ragazzi vivono un’esperienza che li rende più sensibili nei confronti degli altri e acquisiscono valori che un domani porteranno nella loro futura famiglia e in ambito professionale. E’bello inoltre sapere che i ragazzi di terza saranno supportati da altri studenti che hanno già effettuato l’esperienza lo scorso anno».
Ogni anno incontrano giovani con gravi disagi della Comunità Cenacolo (della provincia di Cuneo) che a Lourdes hanno scoperto attraverso il lavoro e la preghiera, il senso della vita.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Oftal. «L’Oftal è davvero una grande famiglia – conclude Moscheni – che incoraggia la presenza dei giovani, che sa metterli a proprio agio e sa coinvolgerli».
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