Tavolo Casa, contro l’emergenza, accordi e programmazione
Housing sociale e sinergia Comune-Aler-privati fra le misure allo studio
Proseguono i lavori del cosidetto "Tavolo casa" convocato dlal’amministrazione comunale per fare fronte alle note difficoltà su questo fondamentale fronte, che nell’ultimo biennio ha visto un numero crescente di persone trovarsi esposta al rischio di sfratti o comunque in situazioni di pesante disagio.
"Non dobbiamo rincorrere le emergenze, ma saper programmare interventi utili anche in futuro" la linea del sindaco Farioli, che ha partecipato alla seduta alla presenza di sindacati degli inquilini, cooperative del settore, decanato, Aler, servizi sociali.
Si è fatto il punto sugli impegni assunti e sulle strategie da seguire per governare le problematiche – come detto piuttosto pressanti, se è vero che sono 29 gli sfratti esecutivi previsti solo per questo mese.
Si tratta, si è discusso durante la riunione, di porre in atto provvedimenti per ottimizzare l’offerta di abitazioni, sia popolari che in edlizia convenzionata; di approfondire il discorso sull’accordo territoriale per affitti calmierati, in collaborazione con le categorie (proprietari e inquilini); di arrivare ad un bando sugli invenduti in un’ottica di housing sociale. Fra gli indirizzi chiave, quello di identificare gli spazi abitativi inutilizzati o da ristrutturare, per Aler, Comune e privati.
Immobili liberi sia di proprietà del Comune che di Aler ce ne sono: il punto è identificare quali possano essere rapidamente e a poco costo adattati e resi abitabili nel pieno rispetto di tutte le normative. Sul lato dei privati si mira ad una "clientela" in qualche misura di censo superiore ma messa in difficoltà dalla crisi: chi cioè non è più in grado di sopportare le rate degli affiti "di mercato" pur non risultando, per reddito, in condizioni tali da richiedere il supporto dei servizi sociali o da avere diritto alla casa popolare. La soluzione è individuata nell’housing sociale: all’amministrazione spetterebbe individuare quella realtà abitative – anche interi condomini nuovi, ultimamente – che la proprietà privata possa mettere a disposizione a canoni agevolati, da valutare le contropartite. Un’altra possibilità e prevista sulla base della legge 431/98: ed è quella dei canoni concordati. Che si baserebbe sull’accordo fra le associazioni di proprietari ed inquilini, prevendendo canoni concorrenziali a fronte di agevolazioni su Ici e Irpef per la proprietà. Una possibilità da considerare, anche esaminando le applicazioni concrete, fino ad oggi, di questa normativa.
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