Cna: «Il risarcimento diretto è un fallimento: le Rc Auto continuano a rincarare»
E' la denuncia dei carrozzieri Cna: dal 2007 ad oggi il costo delle polizze è aumentato del 12,5%. Sollecitato l'approvazione di un disegno di legge per modificare l'attuale sistema del risarcimento
A più di tre anni dalla sua entrata in vigore (febbraio 2007) la procedura di risarcimento diretto del danno in caso di incidente automobilistico, cioè l’obbligo di richiedere l’indennizzo alla propria assicurazione, prevista dal Codice delle Assicurazioni private, ha fallito l’obiettivo di ridurre i prezzi delle polizze Rc Auto: dal 2007 ad oggi infatti il costo delle polizze è aumentato del 12,5%.
In Italia i premi Rc Auto sono più cari del 58,1% rispetto alla media dei principali Paesi dell’area Euro. Tra maggio 2009 e maggio 2010 i rincari nel nostro paese sono stati del 7,3%, a fronte del + 5,2% registrato nell’area Euro. Per le famiglie italiane una spesa pari a 388 milioni in più rispetto alla media europea, mentre i tempi di liquidazione dei danni si sono allungati. Se i premi Rc Auto sono i più alti d’Europa le tariffe orarie di riparazione delle carrozzerie italiane sono le più basse dell’UE. Di più. Sul costo complessivo del sinistro, la riparazione incide per il 10% e, di questa, il 60% è imputabile al prezzo dei ricambi, il 40% alla manodopera.
Il fenomeno è stato denunciato dall’associazione dei carrozzieri di Cna, che ha sollecitato l’approvazione di un disegno di legge per modificare l’attuale sistema del risarcimento diretto previsto dal Codice delle Assicurazioni Private, presentato al Senato e appoggiato da uno schieramento bipartisan.
«Noi chiediamo che i cittadini siano liberi di scegliere la procedura del risarcimento diretto, sia nella fase giudiziale che in quella stragiudiziale, oppure di richiedere l’indennizzo all’assicurazione del responsabile del danno – spiega Roberto Mantiero, presidente di Cna Servizi alla comunità Varese – Vogliamo inoltre l’abolizione del cosiddetto risarcimento ‘in forma specifica’ che permette di ottenere la riparazione gratuita del veicolo attraverso officine convenzionate con la propria compagnia. Anche in questo caso i cittadini devono avere il diritto di scegliere il carrozziere di fiducia per la riparazione dei danni».
Le norme sollecitate dai carrozzieri eviterebbero il rischio che si concretizzi un abuso di posizione dominante da parte delle assicurazioni. Secondo Cna e le altre associazioni, infatti, oggi le compagnie assicurative decidono le tariffe delle polizze Rc Auto, possono imporre da chi far riparare il veicolo incidentato e condizionano sia l’importo del risarcimento sia le tariffe orarie che devono applicare le officine. Inoltre, intervengono nella determinazione dei tempi di riparazione.«Tutto ciò è in contrasto con i principi di libero mercato e di libera concorrenza tra le imprese di autoriparazione e con il rischio di una mancanza di tutela dei diritti dell’assicurato dal punto di vista della qualità ed affidabilità della riparazione, elementi indispensabili ai fini della sicurezza stradale». Ha concluso Roberto Mantiero.
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