Il paradosso di uno sciopero
C’è in gioco la libertà e la democrazia e in parte anche la sicurezza dei cittadini. Questo scellerato provvedimento metterebbe a rischio molte indagini
Il silenzio dei nostri giornali il 9 luglio è un paradosso. Mettiamo in scena una protesta contro il decreto sulle intercettazioni di cui diamo conto in diversi altri articoli.
Varesenews aderisce in pieno a questa iniziativa perché quello che è in gioco è la libertà, non nostra, non di una categoria, non di un potere, ma dell’intera società.
In un paese moderno e democratico c’è sempre bisogno di una stampa libera. Bisogno che è ancora maggiore quando si assiste a cambiamenti vorticosi e vertiginosi. La Rete è senza dubbio la più grande novità nel panorama della comunicazione. Ribalta presupposti e regole. Il lettore diventa autenticamente protagonista. Insomma stiamo assistendo a un’evoluzione storica del giornalismo che vede sempre più i media senza mediatori.
Tutto questo richiede analisi, studi, riflessioni. E invece siamo qui a dover ribadire, tutti insieme, i presupposti essenziali per dar vita all’informazione libera. Dobbiamo continuare a utilizzare tantissima energia per contrastare tentativi antidemocratici che vorrebbero una stampa asservita e silenziosa. Una stampa che anche di fronte al “re nudo” continui a far finta di niente.
A questo tipo di stampa ci stiamo abituando purtroppo e basta vedere molti telegiornali di questi tempi.
Ora però non è in gioco il potere dell’attuale premier e della sua presunta maggioranza, ma qualcosa di più grande e più importante. C’è in gioco la libertà e la democrazia e in parte anche la sicurezza dei cittadini. Questo scellerato provvedimento metterebbe a rischio molte indagini.
Tutto questo solo per tutelare una casta, un potere che è spaventato. Siamo così costretti a dar vita a una contraddizione che ci vedrà fermi per un giorno. Per poter continuare a informare, per tante ore non lo faremo, se non con questi articoli che spiegano le ragioni della protesta.
Crediamo che questa sia però anche l’occasione per aprire una riflessione seria sui media, sul giornalismo e sui cambiamenti. Un’occasione per aprirsi sempre più ai cittadini che dovrebbero poi essere i veri protagonisti dei giornali. Con il nostro giornale stiamo cercando di farlo da tempo e lo faremo sempre di più. Tenetene conto.
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