Nessun accordo sul bonus bebè, deciderà il giudice
Rinviata la decisione del giudice sul ricorso presentato dalla cooperativa Farsi prossimo sulla delibera comunale accusata di essere “discriminatoria”
Nessun accordo è stato raggiunto tra la cooperativa Farsi Prossimo e il Comune di Tradate. L’udienza di fronte al giudice civile di Milano, basata sul ricordo presentato dalla cooperativa contro la delibera del comune di Tradate, si è svolta nella giornata di martedì. Nel mirino la scelta dell’amministrazione tradatese di dare un contributo ai nuovi nati di 500 euro, ma con delle limitazioni giudicate dalla cooperativa “discriminatorie”, come la scelta di non darla ai residenti stranieri che non risiedessero in città almeno da un certo numero di anni.
Il giudice aveva chiesto alle parti, in una precedente udienza, di cercare un accordo. Ma martedì la cooperativa e il Comune hanno dichiarato di non poter soddisfare tale richiesta. Il giudice ha quindi rinviato l’udienza, prendendosi del tempo per esprimere il proprio parare sulla controversia. Decisione che sarà comunicata nei prossimi giorni.
Sono giorni caldi per la delibera sul Bonus Bebè: a fine giugno è infatti giunta in Comune una lettera dell’Unar, l’ufficio nazionale contro li discriminazioni, che fa capo al Ministero delle pari opportunità. Il contenuto della lettera riguarderebbe proprio il Bonus, giudicandolo discriminatorio.
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