Schleck e Contador si prendono il Tour
I due favoriti fanno selezione sulla Madeleine, distruggono Evans e staccano i rivali. Basso chiude a 2'50". Tappa a Casar, terzo Cunego che perde una buona occasione
Andy Schleck e Alberto Contador sono i veri padroni del Tour de France. Lo ha detto chiaramente il secondo tappone alpino, quello con il Col de la Madeleine a fare da giudice e con l’arrivo di Saint Jean de Maurienne a incoronare la bella giornata del francese Sandy Casar (nella foto l’arrivo). A vincere infatti è il transalpino della FdJ che completa una giornata tutta all’attacco battendo allo sprint finale Luis Leon Sanchez e Damiano Cunego, arrivato a un passo dall’impresa ma deludente negli ultimi metri quando tutto pareva essere a suo favore.
Con i quattro superstiti della fuga buona (c’era anche Charteau) però, arrivano anche Schleck e Contador: i due se ne sono andati dal gruppo dei migliori a una decina di chilometri dalla vetta della Madeleine dopo il forcing dell’Astana (bravo Tiralongo, strepitoso Navarro) e a quel punto Andy ha provato tre/quattro rasoiate a cui però il madrileno ha resistito. I due rivali allora si sono messi a collaborare, lasciandosi alle spalle tutti i rivali e raggiungendo all’ultimo chilometro anche il poker di testa, cui è stato almeno concesso di giocarsi il successo di giornata.
Gli altri sono così stati costretti a far la conta dei danni; l’ex maglia gialla Cadel Evans è uscito con le ossa distrutte, andato in bambola in piena salita (nonostante avesse spremuto fino a lì le poche forze della Bmc) ed ha chiuso a oltre 8′ da Casar e dal nuovo leader Schleck.
Chi ha limitato le perdite è stato Samuel Sanchez, unico a provare a resistere ai due marziani sulla Madeleine; lo spagnolo però non è riuscito a chiudere il buco in discesa e ha pagato quasi un minuto. Alle sue spalle ecco il temibile duo Rabobank formato da Menchov e Gesink, insieme a Leipheimer e Rodriguez mentre qualcosa di più ha dovuto concedere il nostro Ivan Basso.
Il campione di Cassano Magnago ha perso le ruote dei migliori sull’attacco dell’Astana ed è stato costretto a tirare quasi senza cambi il suo gruppetto, forte di Armstrong e Van den Broeck, per una decina di chilometri di salita e anche nella pianura finale. Al termine Ivan ha concesso 2’49" ai primi e vede ora una classifica difficile per l’obiettivo maglia gialla ma ancora discreta per il podio. Logico che sui Pirenei il varesino dovrà correre all’attacco: la Madeleine purtroppo gli ha fatto pagare le fatiche del Giro vinto, come temuto alla vigilia. Certo, anche la Liquigas ha di che interrogarsi, perché anche stavolta Basso (come sul pavé) non ha avuto compagni nel momento più importante: Kreuziger ha perso contatto e i gregari non si sono più visti. La buona notizia riguarda la classifica in senso assoluto: Ivan ha recuperato qualche posizione, è tra i primi dieci e può mettere nel mirino più di un rivale per impallinarlo sulle prossime montagne.
Schleck e Contador però, se manterranno la gamba vista oggi, sono su un altro pianeta; al Tour però è da sempre vietato dare tutto per scontato e i due giovani leoni non possono pensare di aver già messo a tacere tutti i rivali. Sottovalutare uno come Menchov, ad esempio, sarebbe un peccato mortale.
Ordine d’arrivo: 1) Sandy CASAR (Fra-Fdj), 2) L.L. Sanchez (Spa-Caisse d’Epargne) st; 3) Damiano Cunego (Ita-Lampre) st; 4) Moreau a 2", 5) Charteau st, 6) Contador st, 7) A. Schleck st, 8) S. Sanchez a 52", 9) J. Rodriguez a 2’07", 10) Leipheimer st, 11) Gesink st, 13) Menchov st; 15) BASSO a 2’50".
Classifica: 1) Andy SCHLECK (Lus-Saxo), 2) Alberto Contador (Spa-Astana) a 41", 3) Samuel Sanchez (Spa-Euskatel) a 2’45"; 4) Menchov a 2’58", 5) Van den Broeck a 3’31", 6) Leipheimer a 3’59", 7) Gesink a 4’22", 8) L.L. Sanchez a 4’41", 9) J. Rodriguez a 5’08", 10 BASSO a 5’09".
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