Dieci varesini e un sogno: vincere la Tre Valli

Basso vuol ripetere l'exploit di Carnago, Garzelli ricorda che la corsa arriva davanti al "suo" Itis di Casbeno. L'emozione di Andriotto, all'ultima recita in casa; le speranze dei giovani: un successo cambia la carriera

Per chi è nato e cresciuto in provincia di Varese, sia dal punto di vista anagrafico sia da quello ciclistico, quello con la Tre Valli è l’appuntamento dell’anno. In tanti si ricordano di averla vista fin da piccoli, accompagnati da nonni e genitori, primo "tuffo" nel ciclismo che conta: giornate allegre, in attesa del campione preferito e magari di una borraccia lanciata duranti il rifornimento da mostrare come trofeo agli amici. Poi capita che alcuni giovani tifosi, crescendo, diventino corridori a propria volta: è il caso del gruppetto che sta per dare l’assalto alla corsa della Binda con la speranza di salire quel podio da sogno. Sono dieci i corridori varesini, in rappresentanza di cinque diverse formazioni: praticamente tutto il plotone dei professionisti di casa nostra, con la sola eccezione dell’ "americano" Frattini, che da tempo corre negli Stati Uniti. Ecco le loro parole nell’immediata vigilia della corsa

QUI ACQUA&SAPONE-D’ANGELO – L’unico varesino del gruppo che l’ha vinta, per ben due volte, è Stefano Garzelli che sarà il capitano dell’Acqua&Sapone. «Quest’anno – spiega – si arriva davanti all’Itis di Casbeno, dove ho studiato per cinque anni, motivo in più per fare bene. Sono uscito in forma dalla Vuelta Burgos ma so che sarà difficile tenere cucita la corsa: sarà fondamentale rimanere sempre nelle prime posizioni del gruppo». In squadra c’è anche il "drugo" Dario Andriotto che a 38 anni sarà all’ultima Tre Valli (fu 2° nel ’97 e 4° nel 2007): «Sono emozionato quasi come la prima volta – scherza – Purtroppo non ho più le gambe di qualche anno fa, però voglio provare a entrare in qualche fuga e poi lavorare per Garzelli. Le recenti prove al Vallonia e a Burgos ci fanno ben sperare».

QUI LIQUIGAS-DOIMO – Ivan Basso è senz’altro tra i grandi favoriti, soprattutto dopo aver vinto in casa a Carnago a inizio agosto. L’ultima maglia rosa ha già dichiarato senza mezzi termini: «Se voglio vincere devo cercare una soluzione diversa rispetto all’arrivo di gruppo: vi garantisco che ci proverò perché non riesco nemmeno a immaginare la gioia che proverei». Al suo fianco ci sarà l’altro Ivan, Santaromita: «Vengo anch’io dalle prove in Spagna (a settembre il giovane valceresino disputerà anche la Vuelta ndr) e mi sento bene. Spero di avere un po’ di libertà perché ci tengo a mettermi in mostra sulle strade di casa dove mi attendono diversi tifosi anche se so che la Liquigas è la squadra faro della corsa. Però ci siamo abituati e la cosa non ci preoccupa». 

QUI FLAMINIA-BOSSINI – Il nucleo maggiore dei varesini è alla Flaminia-Bossini dove sono ben tre i nostri portacolori. A fare da portavoce è il più giovane, Edoardo Girardi, che ha tra i compagni anche Paolo Bailetti e Cristiano Fumagalli. «Senza Riccò che ha cambiato squadra, i due uomini più in forma della squadra sono Colli e Noé, però noi tre partiamo di supporto con la speranza di inserirci in qualche azione importante. La condizione è in crescita anche se, dopo il freddo patito a Carnago e il caldo di Camaiore, quasi tutti hanno avuto qualche problema di salute. Però noi tre corriamo in casa e provare l’azione è d’obbligo; su un percorso simile comunque non si possono fare grandi calcoli: chi ha le gambe emerge senz’altro».

QUI CDC-CAVALIERE – L’accoppiata messa in campo dalla piccola Cdc-Cavaliere conta, per quanto ci riguarda, una ruota veloce come Daniele Callegarin e uno scalatore agile come Luca Zanasca. Tocca quest’ultimo darci le ultime novità dal raduno della squadra: «Io e Daniele siamo stati un po’ sfortunati a Camaiore ma siamo pronti per essere protagonisti. Forse la Tre Valli è più adatta a lui che infatti sarà la prima punta della squadra mentre per le mie caratteristiche è migliore la Coppa Agostoni. Nel finale infatti penso che appoggerò Callegarin ma magari, se la corsa sarà un po’ ingessata, potrei provare l’azione. Il maltempo di questi giorni mi ha fatto un po’ rallentare l’avvicinamento alla gara ma ora sto bene e sento di avere un buon colpo di pedale».

QUI CARMIOORO-NGC – Chiudiamo la carrellata dai ritiri con Alessandro Raisoni, cugino di Basso e portacolori del team comasco Carmiooro. Squadra che sarà incentrata sul "nome" Emanuele Sella, forse un po’ troppo leggero per questo tracciato, e sullo sloveno Kocjan. Anche per Raisoni si prevede però una corsa libera soprattutto all’inizio, con la possibilità di mettersi in mostra in qualcuna della fughe della prima parte di gara. Che talvolta, come avvenne lo scorso anno, con il passare dei chilometri diventano quelle decisive.

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Pubblicato il 17 Agosto 2010
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