“Succhio il seno e vi guarisco”
Un volantino lasciato nelle cassette delle lettere invita le donne, giovani e vecchie, a farsi curare con questa "tecnica particolare". Abbiamo telefonato all'anziano "guaritore". E avvertito la Polizia della truffa
“Se avete problemi al seno io vi posso guarire. Si tratta di tornare bambini, ci si attacca al seno e si succhia. Se non è fatto bene il guaritore può anche morire”. E’ anziano, sicuramente lombardo e parla un italiano stentato. Ma a quanto pare sa il fatto suo. Sostiene di guarire qualunque tipo di male al seno di donne giovani e anziane con una sua “tecnica” particolare.
La segnalazione ci è arrivata da una lettrice che diceva di aver trovato nella cassetta delle lettere, in via Cimone un volantino strano e inquietante (nella foto l’originale) : “Aiuto a domicilio. Se ci sono delle donne grandi o piccole che hanno dei disturbi al seno o dei dolori hanno trovato un anziano donatore (guaritore, forse ndr) di 75 anni che fa quei lavori per guarire e le leva fuori dal male. Mancano le pazienti. A chi non interessa più passate”. Seguono numero di cellulare e orari.
Abbiamo provato a telefonare per capire chi fosse e soprattutto in cosa consistessero “quei lavori per guarire”.
Dopo un paio di tentativi l’anziano ha risposto. Prima ha opposto un po’ di resistenza: “Non sono cose che si trattano al telefono” ma quando abbiamo insistito per avere qualche spiegazione in più prima di decidere o meno se farci “curare” si è lasciato andare.
“E’ come tornare bambini. E’ così che si guarisce. Ma è pericoloso si può anche morire”.
Ma come fa il guaritore a “tornare bambino”? Semplice: succhiando il seno, come fanno i bambini. E attenzione: una seduta potrebbe non bastare: “Forse ci vogliono due o tre sedute alla settimana, non so per quanto tempo”.
Come si prende l’appuntamento? Al telefono, ma lui viene a domicilio. Costo della cura? “Niente, non costa niente”.
Un vero benefattore, non c’è che dire. Abbiamo provveduto ad informare la Polizia di quella che è senza dubbio una truffa. La Squadra Mobile di Varese sta indagando da diversi giorni su questa persona e ha già provveduto ad informare la Procura delle Repubblica.
Nessuna, o speriamo in poche, hanno abboccato visto che lui stesso scrive sul volantino: mancano le pazienti. Ma è evidente che il “guaritore” anziano debba essere messo in condizione di non nuocere. Le persone malate e disperate non mancano. E se questo non è certo il caso di una mago o di un guaritore che si vuole arricchire con le tragedie altrui, va tenuto alla larga da chi soffre davvero.
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