Auguri al Comune di Induno, due giorni di festa
Esattamente il 25 ottobre di sessanta anni fa, un decreto del presidente della Repubblica Luigi Einaudi dichiarava il primo comune della Valceresio nuovamente ricostituito
Due giorni di festeggiamenti e iniziative dell’amministrazione per festeggiare il compleanno del Comune di Induno: esattamente il 25 ottobre di sessanta anni fa, un decreto del presidente della Repubblica Luigi Einaudi dichiarava il primo comune della Valceresio nuovamente ricostituito dopo 23 anni di accorpamento con Varese. La decisione fu presa con un referendum popolare nel 1949, a cui i cittadini avevano aderito in gran numero (2020 votanti a favore del distacco, 594 i contrari).
Si comincia domenica 24 ottobre dalle ore 17 in Villa Pirelli, dove si terrà presso la sala Lombardia un concerto della prestigiosa ‘Orchestra Giovanile Studentesca di Varese, diretta dalla prof. Lucia De Giorgi.
Negli intervalli, tre importanti momenti istituzionali: l’intervento di saluto alla cittadinanza del Sindaco Maria Angela Bianchi e di tutti gli ex sindaci del ricostituito comune, tra cui l’attuale primo cittadino di Varese Attilio Fontana, Carlo Crosti, Luciano Angelini, Giuseppe Vimercati e Giovanni Beretta.
Poi sarà consegnata l’annuale benemerenza civica, il premio "Induno Ringrazia" a quattro cittadini che in questi sessant’anni di ritrovata autonomia comunale hanno dato col loro lavoro continuità al tessuto sociale del paese.
Infine, ci sarà il Battesimo civico dei diciottenni: a ciascuno dei neomaggiorenni, il Sindaco Maria Angela Bianchi consegnerà una copia della Costituzione Italiana e la riproduzione di un prezioso documento storico indunese.
Tutta la popolazione indunese è caldamente invitata a partecipare all’evento.
Lunedì 25 ottobre alle ore 18, presso la sala Cerimonie del palazzo comunale di Villa Bianchi, sede del Comune, verranno invece scoperte due targhe riportanti i nomi di tutti i Primi Cittadini indunesi dal 1860 – anno dell’Unità d’Italia – al 1923 e poi ancora dal 1951 a oggi. "Questi due giorni saranno un modo mi auguro simpatico e coinvolgente per riscoprire il passato più o meno recente di Induno e inorgoglirsi dell’appartenenza al nostro paese – commenta l’assessore alla Cultura Stefano Redaelli, che ha coordinato l’organizzazione degli eventi – ed è un modo per proseguire sulla strada che questa Amministrazione si è data di ricostruire e consolidare l’identità indunese nel più ampio e intangibile quadro dell’Unità nazionale, di cui ricorrerà a breve il centocinquantenario".
Per far conoscere ai cittadini più giovani, a quelli di nuova acquisizione e a tutti gli interessati la storia avventurosa dell’indipendenza indunese è stata anche predisposta una interessante mostra presso la casa comunale. «Abbiamo frugato a fondo negli archivi – spiega l’assessore Redaelli – e attraverso documenti, bandiere, fotografie e reperti cartacei siamo riusciti a ricostruire le vicissitudini di Induno prima dell’avvento del Fascismo, quando fu presa la decisione di accorparla a Varese, per consentire a quest’ultima di assurgere al rango di capoluogo di provincia – e a raccontare la successiva, generosa battaglia di decine e decine di indunesi che mai si sono rassegnati alla perdita di autonomia del proprio paese, autonomia finalmente restituita col Referendum e sancita ufficialmente il 25 ottobre di sessanta anni fa».
L’esposizione sarà visibile al pubblico – ovviamente con ingresso libero – nei consueti orari di apertura degli uffici comunali, da martedì 26 ottobre fino a sabato 6 novembre.
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