Casa, l’emergenza è triplicata
Dal 2000 ad oggi più che triplicate le richieste di alloggi popolari, aumentano quelle degli stranieri. Ma le case pubbliche sono cresciute solo del 12%
Il bisogno di casa a prezzi accessibili è inarrestabile: nell’arco degli ultimi dieci anni a Gallarate le richieste sono più che triplicate. Mentre il patrimonio di “case popolari” (nella foto: lo storico complesso di Cascinetta) cresce ad un ritmo molto inferiore, circa il 12%.
I dati sull’emergenza abitativa – presentati in commissione affari sociali – sono ogni volta allarmanti: se nel 2000 le richieste erano 220, la progressione le ha portate a diventare 450 nel 2005 (quando fu presentato il primo, nuovo bando), 538 l’anno successivo, 633 nel 2007. E così, passando dai 639 del 2008 e dai 648 del 2009 si arriva al dato odierno: ad oggi le domande sono 663. È in crescita anche la percentuale dei cittadini stranieri sul totale delle richieste, passate dal 2% del 2000 al 42% odierno. Ma di fatto le possibilità di entrare nelle case popolari sono poche per tutti, allo stato attuale.
Il patrimonio di alloggi pubblici è infatti in limitata crescita: oggi sono
997 gli appartamenti, di cui 623 sono dell’Aler (vi vivono 1390 persone) e 374 dell’Amsc (700 persone). In totale sono dunque circa duemila, su oltre cinquantamila, i gallaratesi che vivono in alloggi pubblici. Al totale di appartamenti si aggiungono poi 10 unità destinate ad alloggi di emergenza, localizzati all’interno dei complessi di via Forze Armate e via Ivrea: servono a gestire appunto situazioni d’emergenza, in particolare legate agli sfratti. Negli ultimi otto anni, dal 2002, sono state costruite 115 nuove unità abitative (nella foto il nuovo complesso di via Sant’Agostino), pari al 12% del totale esistente oggi.

A proposito di sfratti, i dati in questo caso segnalano un fenomeno in crescita e con alcune novità: nel 2009 gli sfratti furono 33, mentre nel 2010 (al 10 ottobre) risultano già 25. La maggior parte (28 nel 2009, 17 nel 2010) riguardano il settore privato. Quest’anno però si segnalano anche due casi di sfratti per mancato pagamento del mutuo: famiglie e progetti di vita travolte dalla crisi economica.
Se le case a canone sociale e moderato crescono di poco, notevole è stato l’aumento di unità abitative private: dal 2002 al 2010 sono stati costruiti 2214 appartamenti, contro i 115 di proprietà pubblica. Il piano per l’Edilizia Residenziale Pubblica messo in campo dall’amministrazione prevede nuove unità per 250 alloggi complessivi: saranno realizzati da operatori edili impegnati in altri progetti e sulla base della disponibilità di finanziamenti.
Se le case a canone sociale e moderato crescono di poco, notevole è stato l’aumento di unità abitative private: dal 2002 al 2010 sono stati costruiti 2214 appartamenti, contro i 115 di proprietà pubblica. Il piano per l’Edilizia Residenziale Pubblica messo in campo dall’amministrazione prevede nuove unità per 250 alloggi complessivi: saranno realizzati da operatori edili impegnati in altri progetti e sulla base della disponibilità di finanziamenti.
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