Come ridurre i consumi del frigo? Lo spiegano gli svizzeri
Un gruppo di ricercatori ha presentato una soluzione per abbattere (fino a un terzo) il fabbisogno degli elettrodomestici, anche di quelli più innovativi
L’innovazione nel settore degli elettrodomestici ha permesso di abbattere i consumi di energia fino a raggiungere il livello A++, la massima classe di efficienza energetica individuata dall’Unione Europea. Ma la tecnologia può spingersi ben oltre: lo hanno dimostrato alcuni ricercatori svizzeri presentando i risultati di un progetto sostenuto dall‘Ufficio federale elvetico dell’energia. «Con una semplice modifica tecnica – spiegano gli studiosi – è addirittura possibile ridurre di un terzo il consumo energetico di un modello della categoria A++». Solo nella vicina Svizzera, secondo i dati diffusi oggi, sono in funzione oltre 6 milioni di frigoriferi e impianti di raffreddamento che nel complesso consumano circa 2,5 miliardi di chilowattora l’anno. Ciò corrisponde all’incirca al 4 per cento dell’intero consumo di elettricità elvetico.
«Se i 6 milioni di frigoriferi utilizzati attualmente in Svizzera fossero sostituiti contemporaneamente con apparecchi della categoria migliore A++ – proseguono i ricercatori – sarebbe possibile risparmiare circa 1,25 miliardi di chilowattora di elettricità». Al calcolo si aggiunge la scoperta: «Un progetto di ricerca della ditta svizzera awtec AG per la tecnologia e l’innovazione di Zurigo dimostra che con una semplice modifica tecnica è addirittura possibile ridurre di un terzo il consumo energetico di un modello della categoria A++. Se tale modifica fosse applicata a tutti i frigoriferi e gli apparecchi di refrigerazione in Svizzera, sarebbe possibile risparmiare ulteriori 400 milioni di chilowattora di elettricità. Facendo il paragone con la situazione attuale, in futuro 6 milioni di frigoriferi potrebbero consumare in totale soltanto 850 milioni di chilowattora di elettricità. Il relativo risparmio corrisponde all’attuale consumo energetico della città di Basilea».
Come fare dunque per risparmiare ancora? Ecco, in estrema sintesi, la soluzione proposta dai ricercatori: «Il circuito di raffreddamento dei frigoriferi attualmente in commercio è azionato da un compressore con numero di giri fisso, regolato attraverso un termostato, inserito o disinserito a dipendenza della temperatura. In questo modo, il compressore è attivo soltanto per un quarto del tempo, vale a dire 6 ore su 24. I numerosi cicli di avviamento e l’elevato numero di giri consumano molta energia e sono la causa di un funzionamento inefficiente. La soluzione risiede nel compressore. L’impresa awtec AG installa un compressore con un numero di giri variabile anziché fisso. Il compressore può essere esercitato a un regime molto più basso, funzionando per il 90 % del tempo, ovvero 22 ore su 24. I test hanno dimostrato che il risparmio energetico è proporzionalmente maggiore rispetto al tempo di funzionamento del compressore. Questo nuovo tipo di compressore consente un risparmio del 27 % (quasi un terzo) del consumo energetico dei frigoriferi della classe A++».
L’Ufficio federale dell’energia ha sostenuto i lavori della ditta awtec AG nel quadro di un programma di ricerca sulle tecnologie e le applicazioni elettriche. Anche il fondo per il risparmio energetico dell’azienda elettrica della città di Zurigo ewz (Stromsparfond) ha cofinanziato il progetto. In una fase successiva, i risultati della ricerca verranno ulteriormente sviluppati in collaborazione con un produttore di frigoriferi, con l’obiettivo di portare sul mercato i primi apparecchi dotati della nuova tecnologia. I ricercatori prevedono che adottando ulteriori misure di ottimizzazione sarà addirittura possibile aumentare ulteriormente il potenziale di risparmio.
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