Remo Mondia: “Ogni gioiello è un’opera d’arte”

Gioielliere gallaratese sarà ospite alla "Mostra dell'artigianato artistico varesino" che si terrà dal 21 al 24 ottobre a Ville Ponti, dove porta uno dei suoi originali anelli

Remo Mondia nel suo laboratorio di GallarateLo scorso anno ha vinto il premio della critica con un prezioso anello di diamanti (foto sotto). Il premio gliel’ha consegnato Philippe Daverio e quest’anno torna alla mostra dell’artigianato artistico che si terrà a Ville Ponti dal 21 al 24 ottobre con un’altra delle sue creazioni. Remo Mondia è un gioielliere di Gallarate che ha aperto la sua azienda nel 1987 ma ha iniziato a lavorare in questo settore dieci anni prima. Da sempre, crea gioielli originali e con uno stile particolare: «quest’anno alla mostra porto un’altro anello, ha una base d’ebano, un pezzo di galuscià (una pelle nera) con un bordo d’oro, per poi arrivare a un quadrato di diamanti che contiene un opale di fuoco messicano. Vuole rappresentare la terra, i materiali creano un gioco di fantasia». Inoltre la perla al centro può essere cambiata e sostituita con una di un’altro colore. Un’opera originale come sono tutte quelle create nel laboratorio gallaratese perchè «ogni mia opera ha dietro un’idea, la disegno e poi la sviluppo.
Un gioiello è un’opera d’arte e non solo un oggetto da indossare, L'opera di Remo Mondia gioiellieredietro c’è la mia mano dall’inizio alla fine».
Qualità e fantasia infatti, sono indispensabili in un settore che, come altri, ha risentito un calo nelle vendite: «abbiamo sentito la crisi ma credo che se le tue opere sono fatte a mano, di buona qualità e uniche puoi sopravvivere. Ho sempre avuto questa filosofia». Esperto gemmologo, ogni suo gioiello è arricchito da una pietra che «deve essere assolutamente naturale e non trattata» e nasce dalla passione per questo lavoro perchè ogni creazione «deve emozionare e piacere alle persone che lo indossano».
La lavorazione di un gioiello, in genere, và da un giorno a un mese. Il gioiello che Mondia porterà alla mostra di Ville Ponti gli è costato «due mesi di lavoro. Ho creato un’opera che rispecchia quello che faccio, gioielli da indossare. É molto particolare ma credo che possa piacere a molti». E mentre aspetta la mostra varesina, Mondia ha già iniziato a lavorare ad un’altra opera, quella che esporrà alla Triennale di Milano per un progetto rivolto ai gioiellieri: «Hanno chiesto di creare un gioiello che rappresenti Milano. In questo caso ho creato un gioiello maschile che racchiude tanti significati della città. Sono partito dalle guglie del Duomo per arrivare al polso di uomo».

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Pubblicato il 21 Ottobre 2010
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