Sicurezza? Non è una priorità. Per la città si vogliono accoglienza e lavoro

Questi alcuni utili stimoli dalla "giornata di ascolto" organizzata sabato da Uniti per Castellanza

Una giornata soddisfacente che ha offerto spunti di partecipazione, idee, stimoli, spesso anche sorprese. Perchè quando la politica attiva incontra le richieste dei cittadini, deve farsi umile e ascoltare, per poter essere autorevole domani, al momento di chiedere la fiducia degli elettori. E’ andata in porto positivamente l’iniziativa di Uniti per Castellanza in biblioteca civica: sabato, dal mattino al pomeriggio, numerosi castellanzesi hanno accolto l’invito del gruppo (che ha riunificato Castellanza Democratica e Insieme per Castellanza) dando il proprio contributo di suggerimenti per migliorare la città. Una giornata di "ascolto", in cui si è "sentito il polso" alla città, e che il gruppo intendere ripetere in un altro paio di occasioni in futuro, nei rioni della città (Castegnate, Buon Gesù). "Avevamo affisso dei tabelloni, con la possibilità per chi passava da noi di appendere dei post-it manoscritti, oppure, su singoli e specifici argomenti, dei bollini che mettevamo a disposizione" spiega la consigliera comunale Lidia Zaffaroni. Non sono mancate delle sorprese: "Ad esempio sulla sicurezza", sempre molto "pompata" dalla cronaca, "non sono emerse richieste di sorta. Dobbiamo dedurre che incrementarla non sia la massima priorità". Nonostante il brutto episodio del giugno scorso con la sparatoria in piazza a Castegnate, Castellanza è percepita come una realtà non peggiore di quelle circostanti, e quindi relativamente tranquilla. Sarà contento di saperlo il comandante della polizia locale, che a fronte delle critiche difendeva con unghie e denti l’immagine della città e l’operato del suo comando e dell’amministrazione.
"Stranamente, anche sui parcheggi non c’era una particolare attenzione; semmai in fatto di viabilità qualcuno chiedeva una pedonalizzazione di qualche via centrale". Le richieste, invece? "Numerose segnalazioni e suggerimenti riguardavano i temi dell’accoglienza e dell’integrazione, e sia chiaro che non avevamo ‘spinto’ questo aspetto: è emerso il migliore spirito cattolico dei castellanzese. Le questioni dei giovani e del lavoro, poi, sono state fra le più citate; e c’è al richiesta diffusa di un’amministrazione attenta ed oculata, senza sprechi. Nel complesso, si tratta di osservazioni che derivano da una mentalità schiettamente lombarda, da ‘cuore in mano’".. Si direbbe che non tutti i lumbard doc salgano per forza sul Carroccio, insomma.
"Abbiamo visto almeno una cinquantina di volti nuovi, non di quelli attesi diciamo, ed è positivo; c’è anche un gruppo di giovani pronti a collaborare, anche questo è importante". La fase "di ascolto" precederà la discesa in campo ufficiale della lista civica, prevista comunque entro fine anno. Per ora bocche cucite sulle candidature, quando già vi sarebbero alcune opzioni: e non è escluso che emergano persone non strettamente legate alla politica attiva.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Ottobre 2010
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