Vaccinazione contro il papilloma virus: serata di presentazione
Giovedì 14 ottobre a Villa Truffini si svolgerà un incontro per presentare i vantaggi della vaccinazione riservata alle giovani nate tra il 1984 e il 1997
Una serata sulla prevenzione e l’apertura di ambulatorio per la vaccinazione contro l’Hpv, il papilloma virus umano che può causare il tumore del collo dell’utero. Anche l’ospedale di Tradate si schiera in prima linea nella lotta nella lotta a questo tipo di carcinoma che in Italia colpisce 3.500 donne ogni anno (1.500 i decessi) e provoca anche una serie di patologie quali i condilomi (piccole escrescenze benigne che si formano sugli organi sessuali femminili e maschili).
L’incontro sarà giovedì 14 ottobre alle 21 a Villa Truffini a Tradate.
Per approfondire tale tematica e presentare il Centro Vaccinale, avviato a metà settembre, le Unità Operative di Pediatria e di Ostetricia e Ginecologia hanno organizzato la conferenza informativa aperta alla cittadinanza dal titolo “Vaccinazione anti papilloma virus: prevenzione del carcinoma del collo dell’utero”.
Per approfondire tale tematica e presentare il Centro Vaccinale, avviato a metà settembre, le Unità Operative di Pediatria e di Ostetricia e Ginecologia hanno organizzato la conferenza informativa aperta alla cittadinanza dal titolo “Vaccinazione anti papilloma virus: prevenzione del carcinoma del collo dell’utero”.
L’evento, che ha ottenuto il patrocinio del Comune, della Asl di Varese e della fondazione “G. Lorenzini” di Milano, inizierà con il saluto delle autorità. Il programma della serata prevede gli interventi di Alberto Lombardi, coordinatore Scientifico Fondazione “G. Lorenzini”, e Anna Seveso, dirigente medico dell’U.O. di Ostetricia e Ginecologia. Presenteranno il Centro Vaccinale Anna Bussolini, Responsabile U.O. Pediatria, e Arturo Spadea, responsabile dell’U.O. Ostetricia e Ginecologia P.O. Tradate. Modererà la serata Giovanni Montrasio, direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda Ospedaliera.
Alla serata sono state invitate, grazie alla collaborazione con il Comune, 600 lettere di invito alle ragazze nate dall’1/01/1984 al 31/12/1996. E questo per rendere ancor più capillare le informazioni sulla serata di prevenzione sulla prossima apertura del Centro Vaccinale principalmente tra le donne più giovani e presso le loro famiglie.
Come si accennava, nel presidio di piazzale Zanaboni è stato attivato da qualche giorno il Centro Vaccinale. Dal 2010, infatti, la Regione Lombardia ha autorizzato le strutture ospedaliere a effettuare la vaccinazione anti HPV (papilloma virus umano) a un prezzo agevolato, a carico della richiedente.
Il percorso prevede l’incontro con un medico (counseling) e, se non vengono riscontrate controindicazioni, la somministrazione della prima dose di vaccino. La seconda e la terza saranno somministrate, rispettivamente, a distanza di due e sei mesi dalla prima.
Il costo – si tratta di un prezzo calmierato – sarà a carico della paziente ed è pari a 60 euro per dose (50,49 la fiale + 9,51 del costo di somministrazione) quindi per un totale di circa 180 euro invece che circa 500 euro.
Da segnalare che il percorso attivato nei tre presidi dell’Azienda Ospedaliera vede coinvolte in ciascun ospedale le Unità Operative di Ostetricia e Ginecologia e quelle di Pediatria, a seconda dell’età della paziente, e il dipartimento aziendale Materno-Infantile.
Attualmente la fascia d’età indicata per la somministrazione pressi i Centri ospedalieri va dai 13 ai 26 e può arrivare ai 45 anni a secondo della tipologia di vaccino.
Esistono oltre 200 tipi di Papilloma Virus Umano. Di questi, una ventina circa sono stati riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come oncogeni, cioè come causa del tumore del collo dell’utero. Due in particolare, l’Hpv 16 e l’Hpv 18, sono responsabili di circa il 70% di questo tumore, del tumore della vagina e di circa un terzo dei tumori della vulva. Altri tipi di Papilloma Virus sono responsabili di lesioni denominate condilomi, piccole lesioni benigne (verruche) che possono comparire sugli organi sessuali femminili e maschili. Il 90% dei casi di condilomatosi è causato dall’Hpv 6 e dall’Hpv 11.
L’Hpv è un virus che si trasmette principalmente attraverso i rapporti sessuali. Quella da Hpv è un’infezione estremamente comune e può passare inosservata e senza lasciare traccia, perché l’organismo lo elimina spontaneamente, ma nel 10% delle donne il virus persiste e può dare origine a lesioni precancerose identificabili con il pap test. Si tratta di lesioni che, se non trattate e trascurate, si possono trasformare in tumore.
Per quanto riguarda il tumore del collo dell’utero la prevenzione primaria è rappresentata unicamente dalla vaccinazione, indicata specificamente per le giovani donne ma utile anche per quelle fino ai 45 anni d’età.
La prevenzione secondaria invece, è costituita dai controlli di routine cui le donne dovrebbero sottoporsi come il pap test, che individua le lesioni precancerose, e il test per l’Hpv, che evidenzia la presenza del virus.
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