Acqua, energia, decoro urbano: temi bipartisan

Passano in consiglio comunale due mozioni del PD in favore dell'acqua pubblica e dell'impiego del solare termico nelle scuole

Numerosi i punti toccati in consiglio comunale giovedì sera a Palazzo Gilardoni,. Tra questi anche quelli relativi a tematiche ambientali e di decoro della città, di cui diamo brevemente conto.
Il Partito Democratico, in particolare, ha ottenuto l’approvazione di una mozione sul tema dell’acqua pubblica, dal testo concordato, in particolare con l’inserimento di un passaggio dal suono gradito alla Lega sulle imposizioni "centraliste" in fatto di legislazione (ossia la legge Ronchi). Passaggio fatto togliere dall’inesorabile Diego Cornacchia (PdL) e sostituito con una più elegante formulazione sul no a "monopoli privati estranei al contesto e agli interessi del territorio".
Il sindaco, nell’"omelia" introduttiva a un voto atteso e bipartisan, ricordava come sulla questione dell’Ato (ambito territorioale ottimale di gestione idrica, coincidente col territorio provinciale) i Comuni abbiano cercato, e Busto tra questi, di manentenere quanto più possibile nelle proprie mani una governance sostanziale della risorsa acqua, senza esibire contrarietà di principio a diverse modalità gestionali (quella "senza se e senza ma" delle sinistre, per intenderci) ma cercando di tenere la barra del timone delle risorse idriche, dalla captazione all’erogazione. L’ingresso dei privati dovrebbe (lo farà?) garantire reti più efficienti; sicuramente alzerà le tariffe. Prossimamente, col rinnovo dell’amministrazione si rinnoveranno anche le società partecipate, tra cui Agesp, inserita in Prealpi Servizi: Farioli invitava «tenere alta la guardia sul servizio idrico integrato», e già che c’era segnalava un convegno programmato in dicembre a Busto proprio su questo tema e sui relativi sviluppi legislativi. I Comuni, soprattutto quelli piccoli, si sono battuti per none ssere espropriati di un bene così basilare come l’acqua; «oggi non è chiato cosa i comuni potranno fare in fatto di governance, mentre l’acqua e a rischio, non per quantità ma per qualità, in tutta la regione».
Un emendamento di Antonello Corrado che citava lo Statuto comunale, che tutela l’acqua pubblica, non è passato, votato solo da lui a Marta Tosi. Nè è passato un tentativo partito da Luciana Ruffinelli di rinviare la questione in commissione, posto che in Regione si discute sulla corretta interpretazione della normativa nazionale corrente.

Approvata all’unanimità anche una mozione, sempre del PD, che invita sindaco e giunta ad attivarsi perchè entro  il prossimo inverno (2011/2012) almeno due scuole cittadine siano riscaldate al 50% con pannelli solari termici: cosa che, rilevava il consigliere Grandi, si potrebbe fare con poca spesa e notevole risparmio. Anche qui il sindaco ha colto la palla al balzo per ricordare il duplice impegno affidato ad Agesp Energia, in collaborazione anche con soggetti privati, su teleriscaldamento e solare fotovoltaico, proprio in chiave di riduzione dei costi di riscaldamento degli edifici pubblici («obiettivo è di avere anche opere pubbliche autoalimentatisi»).

Unanime, dopo qualche iniziale incomprensione, anche il voto a favore di una mozione del consigliere Audio Porfidio per ottenre la posa di un adeguato numero di cestini per rifiuti, posacenere e distributori di sacchetti per la racoclta delle deiezioni canine in adeguate collocazioni, a beneficio di un maggior decoro della città. Proposta il cui spirito è stato raccolto e approvato da consiglieri di maggioranza e minoranza.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Novembre 2010
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