Dalla Apple al Bing: idee che hanno cambiato il mondo
La storia dell'informatica è stata scritta da giovani studenti americani decisamente intraprendenti. Ma c'è anche un ragazzo di Como
La storia dell’informatica e del web è stata scritta nei garage, da brillanti e giovanissimi studenti americani. Al giorno d’oggi sono "nerd" come Steve Jobs, Bill Gates o Mark Zuckerberg i veri testimonial del sogno americano. Quel sogno secondo cui chi ha idee, e meriti tecnici e imprenditoriali, può aprire un’impresa e ottenere successo. Un successo che può portarli a quotarsi in borsa, dando lavoro ad altri americani, l’obiettivo supremo di ogni american boy.
Di casi, più o meno noti, ce ne sono a decine. Steve Jobs e Steve Wozniack fondarono la Apple all’età di 21 anni. La prima sede della società, che sostanzialmente inventò il primo computer personale già assemblato e pronto all’uso, fu il garage dei genitori. Per finanziarsi Jobs vendette il suo pulmino Volkswagen e Woznak la sua calcolatrice.
Proprio in quel periodo Jobs frequentava anche un certo Bill Gates, che in quegli anni e alla stessa età fondò la Microsoft. Gates, che ha lavorato proprio per Jobs, creò software simili e, prima con Dos e poi con Windows, diventò quello che oggi è il secondo uomo più ricco del mondo. Ebbe qualche scontro con Jobs sulla paternità delle idee, a cui venne dedicato il film "I pirati di Silicon Valley". Jobs e Gates erano due personalità completamente differenti: amante dell’arte e brillante il primo, più chiuso e determinato il secondo: entrambi, però, avevano l’ambizione di conquistare il trono della storia dell’informatica.
Dopo Jobs e Gates il futuro della tecnologia è stato segnato da altri giovani, che oggi emulano i diversi stili dei due capostipiti. Conoscete Amazon, la più grande azienda e-shopping al mondo? L’ha fondata Jeff Bezos a trent’anni. E Yahoo!, il primo motore di ricerca davvero celebre della storia di Internet? È stato fondato nel 1994 da David Filo e Jerry Yang, allora studenti della Stanford University. Il gigante del web, però, oggi è Google: creato dai due studenti dell’Università di Stanford Larry Page e Sergey Brin, all’età di 25 anni. Napster, il software di condivisione della musica che mise in ginocchio le etichette discografiche, venne creato da Shawn Fanning, classe 1980, con l’aiuto di Sean Parker (classe 1979). Sean Parker attualmente possiede anche il 7% di un altro "sitarello": Facebook. Facebook venne creato dallo studente Mark Zuckerberg, classe 1984, come strumento per condividere le foto degli studenti dell’Università di Stanford. Un giochino nato, secondo la leggenda, dopo una delusione amorosa, e che oggi l’ha reso il più giovane miliardario del mondo.
Criticati o meno, gli Stati Uniti in questi anni hanno davvero dimostrato di saper dare un’opportunità a chi ha buone idee. Ma tra queste ottime idee, in pochi lo sanno, ce n’è anche una creata da un giovane di Como: Lorenzo Thione. Trasferitosi in California, pochi anni fa Thione fondò la Powerset, una società che sviluppava un motore di ricerca ben diverso da Google. Il suo motore di ricerca, infatti, si fondava sull’analisi logica, una materia che si impara bene solo in Italia. Sapendo distinguere soggetti, predicati e attributi, il motore di ricerca di Thione sapeva rispondere in modo più preciso e articolato a richieste complesse. L’idea non è male, tanto che una certa Microsoft l’ha comprata per 100 milioni di dollari. Oggi Thione è riconosciuto come il padre di Bing, l’unico motore di ricerca che, negli Stati Uniti, sa fare una concorrenza credibile a Google. Non male, per una buona idea arrivata durante l’ora di italiano.
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