Chiude il distributore Gpl, era l’unico del territorio
Al suo posto verranno costruiti degli immobili. I gestori lamentano scarsa disponibilità da parte del Comune a trovare una nuova area adeguata e intanto le centinaia di clienti, in aumento grazie agli incentivi, perdono l'unico distributore
L’unico distributore di Gpl per auto di Castellanza chiuderà i battenti il 31 dicembre prossimo e per le centinaia di automobilisti con l’impianto a gas aumentano le difficoltà nel rifornimento del carburante economico ed ecologico sempre più diffuso anche in provincia di Varese. Una diffusione che avviene proprio grazie agli incentivi che quasi tutti i comuni della zona elargiscono a chi vuole montare l’impianto gpl sulla propria auto: tra questi c’è anche il comune di Castellanza.
Elio Annoni, gestore del distributore insieme alla moglie dal lontano 1964, ha applicato un cartello sulla colonnina del distributore sul quale "ringrazia" il comune per aver permesso la chiusura. In realtà a sfrattare la stazione di rifornimento all’angolo tra la Saronnese e via Italia è la proprietaria dell’area che, una volta diventato edificabile il terreno, ha deciso di costruirci sopra degli immobili. Il Comune c’entra in parte, secondo Elio Annoni, in quanto non avrebbe messo a disposizione un’area idonea per evitare la chiusura di un servizio essenziale per gli automobilisti della città: «Ci hanno proposto un’area dietro al supermercato Billa – ha detto il gestore – ma abbiamo calcolato che ci costerebbe 700 mila euro rifare l’impianto da capo. Nell’area del Comune ci sarebbe anche da sbancare la terra mentre qui con 200 mila euro potremmo rinnovare tutto l’impianto».
A vederlo, infatti, il distributore di via Italia dimostra tutti gli anni che ha ma i gestori, che volevano ammodernare l’area, non hanno investito perchè la proprietà da 4 anni ha deciso di non rinnovare il contratto perchè vuole far sloggiare gli affittuari ormai indesiderati: «Noi vendiamo 2 milioni di litri di gpl all’anno e il lavoro è sempre in aumento – ci conferma Annoni – qui c’è la coda di auto che entrano ed escono dal mattino alla sera. Dove andranno a fare rifornimento i nostri clienti ora?». Purtroppo dal Comune rispondono che quello che si poteva fare è stato fatto, compreso il rinvio dello sfratto di un anno ma ora non si può più fermare la decisione della proprietà che ha altri progetti per l’area.
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