Il Pd: «Mucci scelga, i due incarichi sono incompatibili»

La legge prevede che la carica di amministratore locale decada dopo 10 giorni dalla nomina. Il Pd: "chiederemo di dichiararlo decaduto"

Nicola Mucci deve scegliere: le cariche di direttore generale dell’Asl di Sondrio e quella di sindaco di Gallarate sono incompatibili. Lo dice la legge, il Testo Unico degli Enti Locali, e il Partito Democratico di Gallarate solleverà la questione in consiglio comunale: «Mucci deve scegliere tra le due cariche e i due stipendi», contestano il segretario del Pd Giovanni Pignataro e il capogruppo Marco Casillo. 
 

Il sindaco Mucci dovrà lasciare il Comune?L’articolo 66 del Testo Unico Enti Locali – ribadiscono quelli del Pd – stabilisce che “la carica di direttore generale delle aziende sanitarie locali e ospedaliere è incompatibile con quella di consigliere provinciale e di sindaco”, oltre che di assessore comunale, di presidente o di assessore della comunità montana. La condizione di incompatibilità, una volta realizzata, ”importa alla decadenza” del sindaco. Che significa che già ora Mucci sarebbe decaduto, anche in mancanza di una dichiarazione formale. I «A noi – dice Pignataro – risulta che il sindaco abbia accettato, anche se non sappiamo se ha già firmato. Potrebbe aver firmato già il 23 dicembre, giorno delle nomine». 
Il Pd è intenzionato a seguire il percorso indicato dalla legge per far dichiarare decaduto il sindaco (articolo 69): i democratici – trascorsi 10 giorni dalla data di firma del contratto – chiederanno al presidente del consiglio comunale Donato Lozito la convocazione dell’assemblea civica.«Se il sindaco non si dimettesse, tutti gli atti compiuti sarebbero impugnabili davanti ai Tribunale Amministrativo e annullabili» continua Pignataro. Se così fosse sarebbe una bella gatta da pelare: chiunque potrebbe opporsi ad atti che lo riguardano e farli annullare. Comprese le scelte urbanistiche legate al Pgt, che riguardano interessi grandi e diversi.
Il percorso è stabilito appunto dalla legge e, passaggio per passaggio, prevede una tempistica a tappe di 10 giorni. Il voto sulla dichiarazione arriverebbe entro trenta giorni dall’inizio della incompatibilità: se la data della firma fosse il 23 dicembre, si andrebbe al massimo a fine febbraio. «Ci rivolgiamo al presidente del consiglio Lozito perchè proceda secondo la legge». Per i democratici la soluzione del commissariamento del Comune è necessaria, mantenere la ordinaria amministrazione garantirebbe almeno la validità degli atti.
 Per il Pd dunque il sindaco deve dimettersi, per non creare danno alla città. «Deve scegliere tra le due cariche e tra i due stipendi. Ha detto che si può sacrificare, i due stipendi sono un sacrificio che ogni gallaratese vorrebbe fare» conclude Pignataro. Che vede nella vicenda un problema più ampio:«A Gallarate abbiamo amministratori che vivono di politica, che dopo aver ricoperto cariche trovano pronto il posto in aziende pubbliche». E il segretario del Pd cita prima il caso dell’assunzione in Amsc come direttore generale di Nino Caianiello (ex presidente della stessa società e presidente delle altre società del gruppo) e poi, appunto, il doppio incarico di Nicola Mucci.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Dicembre 2010
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