La pittura oggi? Ce lo dice “Case Painting”

La Galleria Morotti presenta l'opera pittorica di cinque artisti

Un nuovo appuntamento con la pittura a Galleria Villa Morotti. Case Painting riflette su che cosa sia oggi la pittura, quali i suoi termini critici, stilistici e di definizione. Case Painting si interroga sulla necessità di ripensare alla pittura per liberarla dall’impasse che per troppo tempo (soprattutto in Italia negli ultimi vent’anni) l’ha vista esclusa dalle mostre più “contemporanee” per via della sua specificità di linguaggio o, al contrario, inclusa nelle stesse a patto di negarne la sua stessa specificità e dunque intenderla come “mezzo espressivo come altri”, a disposizione dell’artista e passibile di definizioni generiche e di tendenza.
Nella costante dialettica tra l’artista e il peso storico di questa tradizione lunga più di diciottomila anni si trova la genesi delle esperienze pittoriche più attuali. L’originalità espressiva non consiste nella negazione o occultamento di questi fili con la storia, ma nella capacità di riconfigurare una possibile grammatica semantica.
Gli elementi propri del codice pittorico, segno, forma e colore, sono elaborati e filtrati dal materiale e dalla tecnologia nel lavoro di Marcello Mazzella. L’artista individua e sottolinea l’aspetto del “fare” e le dinamiche soggettive di percezione che sono alla base di ciascun strumento e linguaggio, recuperando la dimensione calda ed umana della tecnica. La pratica individuale del dipingere, la dimensione temporale della manualità si dilatano e potenziano, anche nel proprio senso, nelle trame del lavoro ossessivo e al tempo stesso zen di Max Bottino; mentre l’idea stessa di figurazione, termine spesso vincolante per la pittura, percorre la strada complessa della semplicità, senza cadere nel paradosso o nell’ossimoro, ma affidando la sintesi visiva, oltre che concettuale, al colore, alla luce e a una personalissima definizione del mondo, nelle carte di Marco Neri. La temporalità della narrazione, il senso della storia, la memoria dell’immagine si condensano nei sintetici ed espressivi colpi di segno e colore di Cesare Biratoni, che sembrano avere un forte rapporto con l’immediatezza e l’istantaneità del tempo fotografico. Gli stili e i linguaggi delle avanguardie, la tradizione della rappresentazione si addensano nella concretezza del colore, elemento pittorico capace, nell’opera di Gianluca Capozzi, di rendere conto della storia della pittura attraverso una rinnovata autonomia e una personale cifra stilistica. Si evidenzia nell’opera di ciascuno di questi artisti, il senso del privato, del ritorno ad una dimensione di elaborazione intima e lenta del pensiero. L’esito di queste ricerche artistiche consiste nell’equilibrio estetico di comprensione e assimilazione della tradizione e del mezzo e rivela un pensiero visivo pragmatico e una visione approfondita della realtà, dell’altro. Il termine “altro” permette di sottolineare che la realtà è sempre e solo frutto di una relazione e che il presente viene affermato dalla percezione del singolo. Emerge la necessità di un discorso sulla pittura meno legato all’esegesi tradizionale, ma che privilegia della pittura, invece, il suo porsi come pratica, e dunque esperienza, della realtà.
 
CASE PAINTING
Cesare Biratoni, Max Bottino, Gianluca Capozzi, Marcello Mazzella, Marco Neri
a cura di Vittoria Broggini
Inaugurazione 11 dicembre ore 18
11 dicembre 2010 – 27 febbraio 2011
Galleria Villa Morotti
Piazza Montegrappa 9
21020 Daverio – Varese
Tel-Fax 0039 (0) 332 947123
www.galleriavillamorotti.it
info@galleriavillamorotti.it
Orari: dal martedì al sabato 10.00-12.30 / 15.00-19.00 – domenica 15.00-19.0

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Dicembre 2010
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