Arrestato il presunto basista di una banda
L'indagine partita da Verbania: in manette sono finite 13 persone. L'uomo preso a Varese è una guardia giurata, sarebbe l'infiltrato in un'azienda di Legnano derubata un mese fa
Erano una banda organizzatissima, con infiltrati e strumenti di comunicazione per sfuggire alle intercettazioni . Ma a tradirli sono stati proprio i tabulati delle telefonate: gli inquirenti hanno arrestato, dopo lunga indagine, 13 persone, finite in carcere con ordinanza di custodia cautelare emessa dalla procura di Verbania. La squadra mobile di Varese ha arrestato una guardia giurata di 27 anni, attualmente impiegata in un’azienda di Milano: è considerato il “basista”.
L’indagine è partita da un furto nell’ufficio postale di Vogogna, nel mese di marzo 2010: attraverso le intercettazioni telefoniche ed un notevole lavoro di analisi dei tabulati telefonici, si è arrivati ad individuare una vera e propria banda criminale che pianificava furti in modo dettagliato e scrupoloso. Nel complesso il bottino frutto dell’attività criminale ammonta a circa 300mila €.
I componenti, nomadi di origine italiana, ormai stanziali nei territori del bresciano, del lecchese e del bergamasco, neutralizzavano gli impianti di videosorveglianza, staccando e spezzando i cavi del telefono dello stabile da colpire, comunicavano fra di loro attraverso apparati radio ricetrasmittenti, proprio per impedire di essere intercettati. Per ogni colpo, si procuravano nuovi attrezzi da scasso, seghe circolari, scale e quanto altro utile per introdursi nei locali da colpire, tagliando le inferriate poste alle finestre e le casseforti all’interno, utilizzando sempre guanti da lavoro. La guardia giurata, perquisita dalla Squadra Mobile di Varese perché ritenuta essere il “basista” di un furto commesso ai danni di una concessionaria di automobili di Legnano nel mese di dicembre 2010, è stata trovata in possesso di un computer portatile provento di furto ed una pistola “a penna” costruita artigianalmente con 11 proiettili calibro 22. È stato arrestato con l’accusa di detenzione di arma clandestina e ricettazione e portato al carcere di Busto Arsizio.
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