Audio Porfidio si candida a sindaco

Audio Porfidio ci riprova. L’inossidabile consigliere comunale torna alla carica candidandosi per una seconda volta a sindaco di Busto Arsizio con il suo movimento La Voce della Città. È lo sbocco logico di un’attività consiliare svolta in modo decisamente personale, una richiesta di conferma ai cittadini: ma prima di tutto, ribadisce, una richiesta ai bustocchi di aiutarlo a cambiare aria alla città. E con Porfidio sono per ora sei le candidature, accertate o probabili. «Saremo determinanti per la città» assicura. «Abbiamo lavorato per la città e per i cittadini, poi naturalmente saranno loro a decidere, attendiamo il responso delle urne senza sparare percentuali. Da consigliere ho portato avanti da solo i problemi della città, lottato per quello che ritenevo essere il bene di tutti».
Porfidio ha trovato l’alleanza conMovimento Libero del varesino Alessio Nicoletti, che "mette" in lista una donna, Enza Tessitore; capolista de La Voce della Città sarà invece Antonello Ferioli, già candidato sindaco cinque anni fa, allora per Italia Futura. Il 41enne geometra a lungo era sembrato molto vicino al PdL, ma commenta così: «Potevo fare il panchinaro fisso o giocare in prima squadra: è quello che farò con la Voce della Città. Perchè? Perchè qui ho trovato proposte serie, una condivisione di idee, rispetto e una medesima linea per stilare un programma con la libertà di non dover rendere conto a partiti. Qui serve dare valore agli uomini e alle donne, più che ai contenitori politici: comunque correremo tutti sotto uno e un simbolo, La Voce della Città».

«Tutti e tre vogliamo farci valere» ripete Porfidio. «Vogliamo la rinascita di Busto, lottiamo per questo obiettivo, lo dico da anni, non vogliamo una città dormitorio, ridotta in stato comatoso. Non vogliamo azioni di facciata, ma fatti. Il programma lo stiamo stilando, e lo presenteremo ai cittadini, per confrontarci, per averne i pareri: faremo un’assemblea pubblica in marzo. Non faremo una lista “tanto per farla”: ci saranno donne e uomni degni della città, che lavorino non per qualche poltrona ma per far rinascere la città. Tutta gente che la pensa come me» precisa Porfidio.
Dall’urbanistica alla sicurezza al sociale, i temi da andare a toccare saranno vari, naturalmente. «Qui a Busto si costruisce dovunque, invece in questa città bisogna ristrutturare o costruire sul vecchio, inutile andare a distruggere altro verde. Abbiamo edifici bellissimi di proprietà comunale, non li vogliamo vedere né distrutti né svenduti. Vogliamo una città che sia un modello, non si deve aver più paura di uno scippo, di un investimento mentre si attraversa la strada: vogliamo dare serenità ai bustocchi. E serve lavoro per i giovani, spazi per gli anziani. La gente fa la fila ai servizi sociali, bisogna soddisfare le esigenze della città: per questo servono le persone giuste al posto giusto, per competenza, non per tessera. Vogliamo, in sintesi, una Busto che i bustocchi non riconoscano più, ma in positivo. E poi, basta chiacchiere: debito dimezzato? Niente mutui? Lo credo, questa amministrazione non ha fatto niente… chi non fa, non spende».
Porfidio, invitando i bustocchi a votarlo quando verrà il momento di scegliersi il sindaco, assicura che «ascoltare i cittadini, sempre, e rendersi disponibili» sarà la sua politica. «Noi della Voce della Città e alleati già lo facciamo, ci mettiamo a disposizione in prima persona, abbiamo uno sportello aperto dalle 15 alle 19 tutti i giorni via Cadorna, 1. Il lunedì dalle 21 alle 23 ci sono i professionisti – avvocato, commercialista, geometra».