Il cinema racconta i 150anni dell’Unità d’talia

L'iniziativa in programma martedì 1 marzo, alle ore 14.30. È promossa da Agiscuola e da Miur - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca in una ventina di città italiane

Secondo appuntamento al teatro Sociale di Busto Arsizio con la rassegna «Per i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia: il cinema racconta», promossa da Agiscuola e da Miur – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in una ventina di città italiane.  
Dopo «Le cinque giornate» di Dario Argento, la sala di piazza Plebiscito apre le porte alla proiezione di «Correva l’anno di grazia 1870», uno dei film scritti e diretti da Alfredo Giannetti per Anna Magnani, nel cui cast compaiono anche Marcello Mastroianni e Mario Carotenuto e la cui colonna sonora porta la firma di Ennio Morricone.
L’appuntamento, a ingresso gratuito, è programmato per martedì 1 marzo, alle ore 14.30. La presentazione della pellicola sarà a cura di Delia Cajelli, direttore artistico del teatro Sociale di Busto Arsizio.
«Correva l’anno di grazia 1870», opera cinematografica datata 1971, è ambientata nello Stato pontificio, alla vigilia del 20 settembre 1870, il giorno della breccia di Porta Pia, l’episodio del Risorgimento in cui Roma fu annessa al Regno d’Italia, decretando la fine del potere temporale dei papi.
Anna Magnani, qui in una delle sue ultime interpretazioni, veste i panni di un’appassionata e coraggiosa erbivendola «romana de’ Roma», Teresa Parenti, che cerca come può di tirare avanti, per sé e per il figlioletto Mario, finché, spinta dal bisogno, accetta il consiglio di un sacerdote amico, don Aldo, e manda il bambino in seminario. La difficile situazione della donna è resa ancora più triste dal fatto che il suo compagno, Augusto, è rinchiuso nella carceri papaline, accusato di tramare contro la Chiesa, e che, pur essendo gravemente malato, si ostina a non chiedere al Papa la domanda di grazia.
Approssimandosi il giorno della liberazione di Roma, un patriota, amico del marito di Teresa, penetra clandestinamente in città con un carico d’armi, e si rivolge alla donna perché chiami a raccolta i compagni. La maggior parte di costoro si tira indietro. Finalmente, quasi senza colpo ferire, ma anche tra lo scarso entusiasmo della popolazione, i piemontesi entrano in Roma. Penetrata nelle carceri, alla testa di un gruppo di fiere popolane, Teresa libera il marito, il quale, stremato dalla malattia, le muore tra le braccia: prima di vederlo spirare, però, la donna gli descriverà in tono trionfale la liberazione di Roma, così com’egli l’aveva sempre sognata.
La rassegna «Per i cento cinquant’anni dell’Unita’ d’Italia: il cinema racconta», che prevede ancora le proiezioni dei film «Uomini contro» di Francesco Rosi (21 marzo 2011, ore 14.30) e «Noi credevamo» di Mario Martone (1° aprile 2011, ore 14.30), è stata realizzata a Busto Arsizio grazie all’amministrazione comunale, all’Itc «Enrico Tosi» (che ha firmato con Agiscuola una convenzione nell’ambito del progetto nazionale «Carta Io Studio») e alla società «Il teatro Sociale Srl».
Quattro le scuole che prenderanno parte all’intero ciclo di proiezioni: oltre all’ ITC «Enrico Tosi», l’Ipc «Pietro Verri», l’Itis «Cipriano Facchinetti» e il liceo scientifico «Arturo Tosi».

Informazioni al pubblico: Teatro Sociale, piazza Plebiscito 8, 21052 Busto Arsizio (Varese), tel. 0331.679000, fax. 0331 637289, info@teatrosociale.it, www.teatrosociale.it.

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Pubblicato il 25 Febbraio 2011
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