Inno di mameli e 17 marzo, la Lega incassa il colpo e fa marcia indietro

"Citare il bunga bunga vuol dire usare toni non consoni al lavoro di un'alleanza"

A Cassano Magnago Lega Nord e PdL litigano, ma fino a un certo punto. Il Carroccio fa una parziale retromarcia e di fatto si scusa per il qui pro quo con gli alleati. Il comunicato della segreteria cittadina del partito, "intende chiarire" il pensiero del partito sulla mozione presentata e discussa in consiglio comunale in merito all’Unità d’Italia – e bocciata dall’anomala allaeanza PdL-PD. In realtà è un’autocritica appena velata dell’estensore, degna di altre epoche e altri partiti (di tutt’altre idee!) che facevano della disciplina e dell’essere ligi alla linea detta dall’alto una virtù, proprio come la Lega oggi.
"I toni ‘forti’ usati" nella replica, "sono stati frutto di un consiglio comunale acceso e di una lettura forse troppo veloce dell’articolo apparso su Varesenews il 16 febbraio. Il titolo, obbligatoriamente sintetico, ha sicuramente ‘aiutato’ ad accrescere la tensione emotiva. Questo ha determinato una forzatura nell’andare a comprendere scenari e pensieri usando toni che non sono consoni al lavoro che si sta facendo in alleanza e che sta portando l’amministrazione ad affrontare questioni importanti in un situazione economica difficile. Sicuramente citare il bunga bunga è una forzatura di quella che era una risposta carica dal punto di vista emotivo successiva ad una bocciatura (importante per noi comunque e che ci rende unici e inconfondibili) del consiglio comunale. Difatti su questa questione riteniamo che ci sia una invasione mediatica troppo elevata nei confronti della vita privata di una persona (che di mestiere farebbe il capo del governo ndr), e che di fatto tende a mettere in secondo piano l’attività del governo e le carenze di una opposizione inesistente. Ma, come si può notare, a livello nazionale l’alleanza è solida". Sì: ma, lo sarà anche a Cassano? Perchè l’anno prossimo, anche qui si vota.
"Prendiamo atto" dice conciliante la segretaria leghista, sbollita l’ira, "della proposta che sarà discussa in una prossima conferenza dei capigruppo in merito alla questione dell’inno prima di un consiglio comunale. Precisiamo che la proposta, per quanto a noi è dato a sapere, si riferisce ad un solo consiglio comunale". La pillola è amara, ma finchè è una sola, ben venga. "Per la Lega Nord è ininfluente in quanto riteniamo che non sia questo passaggio che può far conoscere la storia ai nostri ragazzi. Per noi il consiglio comunale inizia con l’appello fatto dal Segretario". Insomma: la Lega incassa e fa buon viso a cattivo gioco: ha più da perdere a fare la faccia feroce che a conciliare.
"In sostanza il comunicato stampa precedente è frutto di una insofferenza propria nel non essere riusciti a spostare la discussione da una posizione a favore o contro la data del 17 marzo a quelli che erano i contenuti della mozione e più precisamente quelli di evitare festeggiamenti sfarzosi in un periodo in cui occorre avere risorse a disposizione per affrontare le difficoltà delle famiglie cassanesi. Inoltre la mozione chiedeva di andare nelle scuole a spiegare il risorgimento (minuscolo, ndr) con relatori non di parte, per dare ai nostri figli una informazione la più equa possibile". La par condicio non colpisce solo a Sanremo. "In conclusione vi è poi da ricordare come il nostro pensiero è in linea con la posizione dei nostri esponenti su quanto deliberato dal Consiglio dei Ministri".

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Pubblicato il 22 Febbraio 2011
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