La “non autosufficienza” è il problema dei nostri anziani
A Villa Cagnola attivo unitario del sindacato pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil
Martedì 15 febbraio, con inizio alle ore 9, presso il centro convegni di Villa Cagnola a Gazzada Schianno, si terrà l’attivo unitario del sindacato pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil.
Il tema all’ordine del giorno riguarderà i risultati ottenuti con la negoziazione sociale territoriale nei confronti dei comuni singoli e, attraverso la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali n. 328/2000, con i comuni associati attraverso i piani di zona previsti dalla stessa legge.
Nella provincia di Varese sono stati effettuati incontri in tutti i 12 distretti socio-sanitari e discusso sui principali disagi sociali che si riscontrano sul territorio. Il principale problema riscontrato per i pensionati è la “non autosufficienza” che si affronta anche con il servizio di assistenza domiciliare integrata (ADI). Per quanto riguarda la crisi economica è stata richiesta, per i lavoratori in cassa integrazione o in mobilità, l’istituzione di un fondo di solidarietà.
Tra i problemi affrontati anche quello di individuare attraverso un criterio omogeneo su tutto il distretto, un metodo equo di compartecipazione dei cittadini alla spesa dei vari servizi erogati dal Comune e per concludere toccando tutti gli argomenti del piano di zona, le problematiche riguardo gli immigrati e la gestione dei titoli sociali, passando dai buoni ai vaucher.
Per quanto riguarda il confronto con i comuni si sono svolti 46 incontri e sottoscritti 36 protocolli d’intesa. Durante l’attivo di Villa Cagnola verranno presentate le due piattaforme per la contrattazione nei confronti con i comuni sui bilanci consuntivi 2010 e preventivi 2011 e sui piani di Zona 2011 (L. 328/00) e i risultati dell’indagine svolta in tutti i comuni della provincia in merito al Sad: servizio di assistenza domiciliare erogato sul territorio.
«La negoziazione sociale – spiegano i segretari provinciali dei tre sindacati – oltre ad essere uno strumento essenziale di sostegno alle famiglie e per la difesa del reddito per i pensionati e i lavorativi attivi, in particolare per i meno abbienti, può diventare un motore importante per una riqualificazione del welfare locale, per la riorganizzazione della spesa pubblica, per favorire la coesione sociale e rispondere ai bisogni della persona che rimane la centralità della nostra azione sindacale. Ricordiamo che i pensionati, con la legge 503/1992 non è più previsto l’adeguamento della pensione legata alla dinamica salariale, pertanto in questi ultimi 20 anni hanno subito una svalutazione pari al 35/40%. Importante pertanto è tutelare il valore della pensione anche attraverso la riduzione delle aliquote Irpef sull’addizionale comunale».
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