Presa la “banda dell’ariete”, colpì anche a Busto e Fagnano
Cinque cittadini slavi sono sono stati arrestati con l'accusa di furto aggravato e ricettazione, sono responsabili di almeno otto rapine tra Piemonte e Lombardia

La dinamica ricostruita era sempre quella: rubavano una Nissan Micra, asportavano una palina con plinto in cemento da qualche cantiere e sfruttando la forza di Zeliko Dinovic, un 24enne gigante montenegrino (è alto due metri), la usavano come ariete per spaccare le vetrine, poi rapidissimi, in un paio di minuti svuotavano il negozio prelevando solo la merce di maggior valore. Merce che poi veniva inviata con inconsapevoli corrieri in Montenegro per essere rivenduta. Secondo gli inquirenti (le indagini sono state coordinate dal sostituto Fabrizio Argentieri e dal procuratore capo di Verbania Giulia Perrotti) il capo della banda era Srdan Ubovic, 44enne montenegrino, che per gli investigatori dirigeva anche da oltreconfine le mosse del gruppo. E’ stato arrestato a Firenze a una fiera d’abbigliamento.
Gli altri quattro sono stati fermati la mattina dell’8 febbraio al ritorno da un colpo nel Parmense, a Traversetolo, dove avevano svuotato una profumeria.
Gli altri colpi contestati sono:
14 novembre 2010 – furto aggravato perpetrato ai danni del negozio d’abbigliamento “HERNO” Di Lesa;
26 novembre 2010 – furto aggravato perpetrato ai danni del negozio d’abbigliamento “JOLLY SPORT” di Premosello Chiovenda;
21 dicembre 2010 – furto aggravato perpetrato ai danni della profumeria “LEGLER MODA” di Cassano D’adda;
23 dicembre 2010 – furto aggravato perpetrato ai danni del negozio d’ottica “OTTICA IL CASTELLO” di Fagnano Olona;
15 gennaio 2011 – tentato furto aggravato perpetrato ai danni del bar “LA PIAZZETTA” di Agrate Brianza
18 gennaio 2011 – furto aggravato perpetrato ai danni della profumeria “CONTROCORRENTE” di Treviglio;
E nella stessa data furto aggravato perpetrato ai danni del negozio di ottica “ITALVISION” di Gallarate.
Il video della rapina nel negozio di ottica:
Sono stati arrestati tra Milano e Segrate dove dimoravano abitualmente in camere prese con documenti falsi. Erano infatti tutti clandestini sul territorio italiano. Uno di loro Nenad Ljumovic, 28enne montenegrino, era l’unico già noto alle forze dell’ordine. Lo chiamavano il "Miracolato" poiché durante un colpo avvenuto in passato era stato crivellato di colpi dal negoziante ma si era salvato. Gli altri arrestati oltre Ubovic, Ljumovic e Dinovic, sono Anton Donovic, l’unico serbo, 39 anni, e Marco Jankovic, 26 anni.
Gli inquirenti stanno verificando se sono attribuibili alla banda altri furti. Operavano, secondo gli investigatori, in modo professionale: sopralluogo settimane prima e nessun contatto telefonico durante il colpo. Ma video e intercettazioni sono riusciti a smascherarli e a giustificare per il gip la custodia cautelare in carcere.
La refurtiva complessiva è stato calcolato abbia avuto un valore commerciale di circa 500mila euro.
Attualmente ad eccezione di Ubovic (rinchiuso a Firenze), sono tutti in carcere a San Vittore a Milano.
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