Processo Lolita Bis, il giudice non acquisisce le nuove prove
Secondo il Gup Nicoletta Guerrero i verbali delle sommarie informazioni acqisite dagli inquirenti contro Gigi Bossi e Federica Motta sarebbero giunti fuori tempo massimo. Il prossimo 8 marzo inizia la discussione
Le nuove prove dell’accusa contro l’ex-capo dell’urbanistica gallaratese Gigi Bossi e la sua compagna architetto Federica Motta non sono state acquisite dal giudice per l’udienza preliminare Nicoletta Guerrero. Il cosiddetto processo Lolita Bis, che si concentra su uno degli episodi della concussione addebitata ai due architetti relativo al progetto edilizio di viale Stelvio a Gallarate del 2005, si avvia così alla conclusione con la discussione che si terrà nella prossima udienza dell’8 marzo.
In particolare il pubblico ministero Roberto Pirro Balatto aveva chiesto alla giudice di acquisire agli atti anche l’interrogatorio effettuato pochi giorni prima dell’udienza del 14 dicembre scorso a Marta Cundari, attuale capo dell’ufficio tecnico del Comune di Gallarate. In quella sede gli in quirenti hanno mostrato i due progetti dell’architetto Airoldi, poi sostituito dal costruttore Leonida Paggiaro con Federica Motta, e quello presentato da lei. Nell’interrogatorio emerge che i due progetti sono uguali. L’architetto Airoldi venne sostituito dal Paggiaro perchè il suo progetto era stato bocciato dall’ufficio tecnico gallaratese e, in particolare, da Gigi Bossi che avrebbe chiesto la sostituzione del professionista con la sua compagna, come ha raccontato lo Massimo Airoldi.
Questo avrebbe agevolato l’iter dello stesso progetto edilizio in precedenza bocciato. Secondo l’accusa il Paggiaro sarebbe stato, dunque, costretto a sostituire il professionista per ottenere l’ok alla costruzione da parte del Comune di Gallarate.
La decisione di non acquisire il verbale dell’interrogatorio da parte del Gup è stata motivata con il fatto che questo passaggio poteva essere espletato ben prima del dicembre 2010 e non dopo l’instaurazione del rito che sarebbe ammissibile di per sé solo per contrastare le risultanze investigative alla cui ammissione sia stata eventualmente subordinata la richiesta del giudizio speciale.
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