Se l’integrazione passa dal …”ventre”
Grande entusiasmo tra le partecipanti alla lezione di danza del ventre di Ileana Maccari. Coinvolte giovani disabili, studentesse e appassionate di ritmi orientali
Una serata diversa. Una lezione di danza del ventre che, oltre alla fatica e alla concentrazione, ha regalato emozioni forti. Mercoledì scorso 2 febbraio, nella sede dell’Uisp di Varese, Ileana Maccari ha organizzato un momento speciale, coinvolgendo le sue allieve del corso di danza del ventre, alcune studentesse del corso di operatore dei servizi sociali e le ospiti del Cdd di Saltrio.
« Non avevo mai avuto occasione di fare un’esperienza del genere, quindi non sapevo proprio come comportarmi – ha commentato al termine della lezione Giusy, allieva del corso – arrivata lì tutto è divenuto naturale e facile. Le ragazze sono stupende nel loro essere e vedere la gioia nei loro occhi e nei loro sorrisi mi ha trasmesso tanta positività e felicità. E’ bastato poco per renderle felici e io sono contenta di aver contribuito, nel mio piccolo, a tale gioia».
«Quando la lezione sta per iniziare – ha ricordato Sara – per qualche attimo prevale l’imbarazzo del non sapersi comportare. Un imbarazzo del tutto indipendente dalla disabilità, ma tipico delle situazioni nuove, più o meno complesse. Poi l’energia di queste “ragazze speciali” ti travolge e non pensi più a cosa dire o fare. Semplicemente, interagisci. Ti colpisce e ti commuove come si ricordino di te, ti cerchino e ti chiamino per nome: dopo solo un’ora, meno estranee di tanti che ogni giorno, da anni, con te condividono lo stesso angusto spazio di un autobus o il luogo di lavoro».
Entusiastici anche i commenti delle giovani disabili, protagoniste di questa serata: « Mi sono sentita allegra – ha scritto Salvina – ed è stato bello quando le allieve di danza mi hanno aiutata ad indossare la gonna gialla e la fascetta con le monetine. Vedermi allo specchio con la gonna mi ha reso così felice che mi sono commossa».
«Mi è piaciuto molto quando ho suonato il tamburello insieme agli altri ragazzi; mi sono sentita brava! – ha rivelato Antonella – Ero così entusiasta che non volevo più sedermi e riposare perché mi sentivo più forte del solito».
Più che soddisfatte anche le responsabili del CDD di Saltrio, Maria Teresa Larghi ( responsabile), Francesca Giometti e Rita Di Forti educatrici. Da un anno al CDD viene offerta un’attività “Corporea Espressivo – musicale”, per a mantenere il benessere psico-fisico e a esaltare la femminilità del gruppo di sei nostre utenti. Le lezioni di Ileana rappresentano un momento importante per le giovani disabili che imparano a superare la timidezza e acquistare maggiore fiducia in se stesse.
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