Petizione contro i 30 all’ora finisce dal Prefetto

La mozione con allegate 1.300 firme, presentata dal centrodestra in consiglio comunale è stata bocciata. Nuova mossa per chiederne l’annullamento

«Presenteremo presto le firme raccolte al Prefetto, affinchè annulli questo provvedimento che va contro la salute pubblica». Angelo Veronesi, capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale, annuncia il prossimo passo contro il provvedimento anti-inquinamento adottato dal comune di Saronno. Provvedimento che impone il limite dei 30 km/h su tutto il territorio comunale per abbattere il livello di Pm10. 

Le 1.300 firme per chiedere il ritiro dell’ordinanza erano state raccolte in due sabato pomeriggio, in piazza, dai partiti della minoranza, Unione Italiana, Lega Nord e Popolo delle libertà. Nel consiglio comunale di lunedì sera è stata presentata una mozione per chiedere il ritiro del documento, basandosi proprio sulla petizione. Ma la mozione è stata bocciata dalla maggioranza di centrosinistra. Ora l’annuncio di Veronesi, intenzionato a portare le firme dal prefetto «affinchè annulli questo provvedimento che va contro la salute pubblica aumentando gli inquinanti anzichè diminuirli».

«Nella scienza si riesce sempre a individuare chi ha ragione e chi ha torto – spiega il consigliere della Lega Nord -. Basta fare dei conti, degli esperimenti, interpretare i dati seguendo le procedure corrette dettate dal metodo scientifico. Il meteo è il fattore che pesa di più sulla concentrazione di particolato fine in aria. Basta infatti una lieve brezza di vento (di 2 metri al secondo) per ridurre in modo significativo il PM10. Mi sto basando sia su fonti ARPA sia su fonti del Dipartimento del territorio del Canton Ticino. Nella scienza è necessario infatti che ogni affermazione venga sempre suffragata da prove sperimentali. Non si parla mai per niente. Ieri sera e in commissione ambiente e territorio invece ho sentito tanti consiglieri intervenire facendo sostanzialmente discorsi da osteria, ovvero parole al vento non suffragati da ricerche scientifiche. Nessun scienziato scrive che i PM10 diminuiscano a bassa velocità. È bene rimarcarlo».

«È un provvedimento totalmente anti-scientifico che va eliminato subito. Piuttosto che far danni sarebbe stato meglio non fare niente – prosegue Veronesi -. Ridurre la velocità delle auto a 30 km/h aumenta infatti la produzione di particolato fine incombusto da parte dei motori, il cosiddetto PM10. Lo scrivono in molti studi scientifici e lo sostiene anche il gruppo di ricerca preso in considerazione da questa Amministrazione. Cito semplicemente il professor Pelkmans, coautore dello studio dal quale l’Amministrazione ha tratto l’articolo scientifico del dottor Panis e che -ribadisco- usa lo stesso metodo scientifico e la stessa simulazione per l’interpretazione dati chiamata VeTESS».

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Pubblicato il 03 Marzo 2011
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