“Una società che decide di fare a meno delle donne, è destinata al declino”

Le donne del PD si sono riunite per fare il punto su lavoro femminile e politiche di genere. Tra ostilità delle imprese e ritardo delle istituzioni

Un tasso di occupazione del 51,8% che dal 2009 al 2010, con la crisi, è sceso di almeno dieci punti percentuali. Livelli di inattività parimenti elevati e un numero critico di donne che abbandonano il mondo del lavoro dopo la nascita del primo figlio. Sono alcuni dei dati sull’occupazione femminile emersi nel corso del convegno “Women at work…in progress” organizzato dalle donne del PD sabato 5 marzo al Collegio De Filippi di Varese.

Dopo il saluto di Fabrizio Taricco, segretario provinciale PD, l’intervento di Laura Prati, presidente provinciale PD, ha toccato punti fondamentali: «Il problema della disoccupazione femminile in Italia è drammatico. A livello culturale alle donne viene ancora chiesto di scegliere tra famiglia e lavoro. Il nostro partito ha il merito di mettere le donne nei posti di dirigenza: ma abbiamo dovuto inserire le quote nello statuto e abbiamo dovuto inserire sanzioni. Se in Parlamento e in Consiglio regionale ci fossero più donne, non assisteremmo a questa mancanza cronica di servizi all’infanzia e di welfare».

Luisa Oprandi, candidata sindaco di Varese del PD, ha sottolineato che «ci sono due aspetti da far convergere: non solo l’occupazione femminile è un fattore strategico per lo sviluppo economico, ma la democrazia piena è garantita solo dalla parità di partecipazione di uomini e donne alla vita sociale. Le istituzioni hanno dunque questa responsabilità sociale e la devono assolvere tramite politiche di genere che devono divenire le linee di indirizzo di tutta l’azione della PA. Le pari opportunità devono diventare una priorità, non una delega attribuita ad un assessore che in fondo si occupa d’altro: è questa la città che vogliamo».

Gabriella Sberviglieri, esperta in politiche di genere, già consigliera provinciale di parità, ha spiegato come la crisi ha cambiato il mondo del lavoro femminile: «Il lavoro è per le donne di oggi una realizzazione del sé. Oggi non abbiamo più le donne o-o , ossia madri o lavoratrici, ma donne e-e, ossia madri e lavoratrici. La nostra è stata una delle province più colpita dalla crisi: in questo contesto sono aumentate le discriminazioni di genere, soprattutto legate al rientro dalla maternità».

La senatrice Fiorenza Bassoli durante l’intervento dedicato a servizi, welfare e lavoro, ha ricordato come il nostro paese, in queste materie, sia il finalino di coda in Europa, mentre parole più ottimiste sono arrivate dall’eurodeputata Patrizia Toia: «I dati ci dicono che dobbiamo veramente rimboccarci le maniche, ma la discussione che è nata in questi ultimi tempi intorno ai movimenti di piazza in Italia è una opportunità importante. Mi sembra che è in atto un grande cambiamento che ci apre le porte».

In sala Giuseppe Adamoli, Alessandro Alfieri, consigliere regionale PD, che ha ricordato lo sforzo che il partito sta compiendo a livello regionale sulla partita della conciliazione lavoro-famiglia, Stefano Tosi, consigliere regionale, impegnato in regione sul tema delle politiche del lavoro, Roberto Molinari, segretario cittadino del PD, Emiliano Cacioppo, consigliere comunale PD, Pippo Pitarresi, consigliere comunale della Federazione della sinistra.

Il convegno proseguirà nel pomeriggio con alcuni workshop tematici. Gli spunti emersi durante i workshop saranno consegnati ai candidati sindaci del centrosinistra perché, come ha ricordato Laura Prati, “se non porti una soluzione anche tu sei parte del problema”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Marzo 2011
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