“Aprire una discussione sul futuro della Fornace”

Richiesta di chiarimenti in Municipio da parte dei negozianti del Centro commerciale Tradate. La risposta del vicesindaco: “Non è in programma l’apertura di un alimentari”

Lavori fermi alla FornaceAprire una discussione sul futuro dell’area commerciale “La Fornace”. Lo afferma il vicesindaco di Tradate, Vito Pipolo, che risponde a una lettera del comitato del Centro commerciale Tradate, ovvero il gruppo di negozi che si trova nella struttura che oggi ospita anche la Coop, situato proprio di fronte alla Fornace. Una discussione proprio sullo spazio dove da mesi i lavori sono fermi (foto).  
Ma andiamo con ordine. Nei giorni scorsi è giunta in Municipio una lettera del Comitato che chiede chiarimenti: «L’Amministrazione Comunale starebbe agevolando l’insediamento, all’interno dell’area commerciale denominata "La Fornace", di una struttura di vendita di circa 5.000 mq – si legge nella missiva -. La circostanza è stata confermata durante un incontro con l’Assessore al Commercio, Sig. Pipolo, il quale ha comunicato che è già stata adottata una variante del PRG che consentirà, una volta approvata, di insediare nell’area "La Fornace" una grande struttura di vendita, di circa 5.000 mq. di cui 2.500 da destinarsi al commercio alimentare».
«È del tutto evidente che, se quanto sopra esposto dovesse trovare concreta attuazione – continua la lettera -, verrebbero pregiudicati, gravemente, gli interessi lavorativi ed economici di tutti i piccoli commercianti (nonché dei loro dipendenti e delle rispettive famiglie) presenti all’interno del
Centro Commerciale Tradate, i quali, è noto, hanno investito i risparmi di una vita per
acquistare un proprio spazio di vendita ed operare, così, all’interno del Centro Commerciale
medesimo».
 
Il vicesindaco Pipolo ha risposto direttamente al comitato con un’altra lettera, specificando la posizione dell’amministrazione comunale riguardo al centro commerciale La fornace. «Nella vostra missiva vi è una buona dose di libera interpretazione di quanto detto nella riunione da voi evidenziata. La variante del 2008 – prosegue Pipolo – non è mai stata approvata definitivamente in Consiglio Comunale e mai lo sarà, perché, come potrete ben capire, spero, qualche riflessione sulla complessità della vicenda l’Amministrazione Comunale l’ha fatta».
Il vicesindaco entra però nel merito del futuro del centro commerciale, di cui oggi esiste una parte ancora con lavori a metà, non completati: «Però per dirla fino in fondo è comune opinione in città che l’attuale compendio "La Fornace" non può rimanere così com’è. Io, se mi è consentito, la penso come queste persone. Parimenti se dovesse verificarsi tale eventualità, ovvero la presentazione di
un progetto – prosegue – che parimenti a voi hanno investito i risparmi di una vita per operare all’interno del compendio? La congiuntura economica ha colpito solo i commercianti del Centro Commerciale di Tradate o piuttosto con molta severità ha distribuito equamente i colpi della sua mannaia?»
 
Pipolo prosegue poi cercando di ampliare la discussione: «In quanto all’interesse pubblico tanto decantato dal Comitato, lo stesso dovrebbe ricordare le polemiche suscitate dall’insediamento del Centro Commerciale alcuni anni or sono, quando i commercianti tradatesi sollevarono le vostre stesse perplessità, ora si sono accorti che, probabilmente sarebbe opportuno trovare un equilibrio tra le due realtà. Recentemente il PD Tradatese ha i distribuito a tutti i commercianti di Tradate e Abbiate Guazzone un questionario dal quale si evince che il saldo tra le attività che chiudono e quelle che aprono è a favore (+ 5 %) delle aperture. Concludendo una discussione seria in merito al commercio tradatese, che sia agglomerato nei centri commerciali, nei compendi, o nei centri storici della città dovrebbe pensare a come inserire queste realtà nella vita della città per renderla viva e appetibile e per far si che il suo commercio richiami anche cittadini di altre zone e non solo quelle limitrofe: noi siamo pronti a fare la nostra parte».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Aprile 2011
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