Identificato il picchiatore di San Fermo
M.A. è stato dunque deferito in stato di libertà per il delitto di lesioni personali; nei suoi confronti è stata inoltre aperta la procedura per l’eventuale applicazione di misure preventive di polizia
La Squadra Volante ha identificato l’aggressore di S.M., trentunenne varesino che nella serata dello scorso 27 aprile ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari del locale Pronto Soccorso dopo avere subito una aggressione che gli è costata un trauma cranico-facciale con frattura del naso ed altre contusioni minori, per complessivi trenta giorni di prognosi.
Si tratta di M.A., ventisettenne pregiudicato italiano residente in città, conoscente della vittima.
Gli agenti hanno accertato, anche grazie alle preziose testimonianze di alcuni concittadini, che tra i due, poco dopo avere lasciato una pizzeria del quartiere San Fermo, è improvvisamente scoppiata una lite, presto degenerata anche a causa dello stato di ebbrezza di S.M.; ad avere la peggio è stato proprio lui, benché non si sia ancora chiarito se sia stato percosso con qualche corpo contundente, non essendosene infatti ritrovati né sul luogo dell’aggressione né dopo le perquisizioni a carico di M.A..
M.A. è stato dunque deferito in stato di libertà per il delitto di lesioni personali; nei suoi confronti è stata inoltre aperta la procedura per l’eventuale applicazione di misure preventive di polizia, a cura della Divisione Anticrimine della Questura.
Nell’ambito delle indagini volte a ricostruire i fatti, peraltro, gli agenti della Squadra Volante hanno sottoposto a mirati controlli alcuni pubblici esercizi di San Fermo, in collaborazione con i colleghi della Divisione Polizia Amministrativa.
Al titolare di un bar della zona sono state contestate alcune violazioni amministrative, in particolare gli agenti hanno accertato che una persona, tra l’altro già nota alle forze dell’ordine, era impegnata nella somministrazione pur essendo sprovvista delle
prescritte licenze.
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